
A causare l’onda di commozione che ha attraversato il mondo del pallone, colpendo improvvisamente il Milan, è stato il decesso di un grande campione, uno dei numeri uno più amati.
A strapparlo all’affetto dei tifosi è stato un arresto cardiaco improvviso che ha provocato il decesso di Lorenzo Buffon. Si chiude l’era di un uomo che aveva attraversato il calcio che contava, partendo dal 1949 con l’Inter fino alla chiusura della carriera con la Fiorentina.Dalle sponde nerazzurre, dove vinse quattro Scudetti collezionando 263 presenze, Lorenzo Buffon passò al Milan.
Qui fu protagonista con le sue mani che i tifosi rossoneri definivano “a Tenaglia”, contribuendo a tantissime vittorie negli anni Cinquanta, come ha ricordato il club in un comunicato toccante. Nella vita privata, il portiere fu un’icona di eleganza e glamour, salendo all’altare con la celebre showgirl Edy Campagnoli, storico volto e annunciatrice della RAI.

Ma il legame più sorprendente resta quello, autentico ma lontano, con l’omonimo Gianluigi Buffon. Lorenzo era, infatti, parente di secondo grado del nonno di Gigi. Fu proprio lui a cercare di indirizzare il destino del giovane portiere, quando era osservatore per il Milan: tentò di portare il ragazzo in rossonero. Come confessò lui stesso in un’intervista del 2017, il Milan non credette nel talento del futuro campione: “Non lo presero”.
Quella porta chiusa, in realtà, si rivelò una fortuna, poiché Gianluigi scelse il Parma, dando il via alla carriera che lo portò a vincere tutto con la Juventus e la Nazionale. Mentre l’Inter ha espresso il proprio cordoglio per la figlia Patricia e i familiari, l’intero mondo del calcio si stringe attorno a uno dei suoi giganti silenziosi, un simbolo di un’epoca romantica che, in campo e fuori, ha lasciato un segno indelebile.