Milan in lutto, l’annuncio della scomparsa poco fa: grave perdita per il calcio italiano (2 / 2)

L’uomo al centro di questo dispiacere improvviso è Attilio Maldera, uno dei tre fratelli che hanno costruito una vera e propria dinastia sportiva in rossonero. Era lui il legame, il punto di congiunzione tra i ben più noti Gino e Aldo. Un ruolo meno visibile, forse, ma non per questo meno fondamentale per la storia del Diavolo.

Il tributo di affetto si è concentrato sulla figura di Attilio, il mediano di casa nella nidiata dei Maldera. Aveva 76 anni e il suo cammino nel mondo del calcio si è concluso in queste ore. Nato nell’aprile del 1949, era il fratello di mezzo: posizionato tra il maggiore, Luigi (detto Gino), e il più giovane, Aldo.

La sua storia è unica rispetto a quella dei celebri congiunti, entrambi protagonisti in prima squadra. Dopo aver militato a lungo nelle giovanili rossonere, Attilio non ha mai avuto l’opportunità di scendere in campo con la prima squadra del Milan. Nonostante la mancata presenza nella formazione maggiore, il suo legame con il club è rimasto profondo e professionale.

Ha intrapreso infatti la carriera di allenatore, gestendo proprio il vivaio della squadra in cui era cresciuto.Prima di dedicarsi al lavoro con i giovani, la sua esperienza da calciatore lo aveva portato altrove, con una parentesi significativa al Cesena.

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Oggi, con la sua scomparsa, si chiude idealmente un capitolo sportivo che ha segnato un’epoca, ricordando Attilio non solo come il “fratello” di, ma come l’uomo che ha plasmato i futuri talenti della società.