Milan in lutto, l’annuncio del decesso è appena arrivato (2 / 2)

Una notizia raggelante per il mondo del calcio giocato, quella del decesso di Karl-Heinz Schnellinger, venuto a mancare a 85 anni. Si è spento senza far rumore, sebbene nella sua carriera di rumore ne abbia fatto, eccome, regalandoci un’emozione dietro l’altra.

Tedesco di nascita e milanese d’adozione, ha segnato un solo gol con la maglia della Germania, per poi passare al Milan e qui è stato una leggenda.

I numeri delle sue imprese? Beh, basta leggerli sul web, in quanto in nove stagioni ha giocato 3444 partite,  ha fatto 3 gol in Coppa Italia, per poi passare a uno scudetto, una Coppa dei Campioni, una Coppa Intercontinentale), due Coppe delle Coppe , tre Coppe Italia. Voluto fervidamente da Gipo Viani, ha segnato pagine epiche con la maglia rosso nera, poco ma sicuro.

Tutti lo definiscono come il  tedesco più italiano del nostro calcio e questo per svariati motivi, sia per la sua empatia, che per la capacità di ambientarsi, di stare in mezzo ai tifosi, agli italiani in genere che lo hanno sempre accolto con entusiasmo.

Lo hanno ammirato per il suo modo di muoversi in campo, con estrema professionalità, ma anche per l’essere il  simbolo della Germania, figlio di una generazione di campioni, da Beckenbauer a Gabrowski, da Overath a Gerd Mülle, campioni di cui oggi si sente enormemente la mancanza perché come loro, forse, ce ne sono pochi di questi tempi. Non possiamo che stringerci alla famiglia, porgendo loro le nostre più sentite condoglianze.