Trascorsero appena pochi giorni dai funerali di Mike Bongiorno, che un episodio increscioso sconvolse tutta Italia. Un mistero ancora irrisolto nonostante siano passati ormai oltre 10 anni. Ignoti trafugarono la salma di Mike Bongiorno dal cimitero di Dagnente, suggestiva frazione di Arona affacciata sul Lago Maggiore.
A darne conferma è la Procura di Verbania, che ha aperto un fascicolo ipotizzando i reati di furto, sottrazione di cadavere e danneggiamento. Al momento, nessuna richiesta di riscatto è pervenuta, anche se l’ipotesi di estorsione resta sul tavolo.
Comprensibilmente scossa la famiglia del celebre conduttore, che si chiuse in un silenzio carico di dispiacere e riserbo. I rilievi tecnici, condotti dai Ris di Parma e dai carabinieri di Novara, hanno permesso di ricostruire in parte la dinamica del furto. I ladri riuscirono a rimuovere con cura la lapide, senza danneggiarla, e infranto i mattoni che sigillavano il loculo.
Il feretro è stato trascinato fino al fondo del cimitero, dove un furgone lo avrebbe poi caricato, approfittando di un accesso poco sorvegliato. Sulle superfici sono state rinvenute tracce compatibili con guanti e frammenti della bara. Le indagini, però, si scontrarono con un grave limite: le telecamere installate dal Comune non erano operative da mesi a causa di un guasto mai riparato.
Restano da chiarire anche le modalità dell’accesso al cimitero: gli inquirenti non escludono che i responsabili si siano introdotti prima della chiusura, rimanendo nascosti fino a notte fonda. Una vicenda surreale e dolorosa, che ha colpito non solo una famiglia, ma l’intero Paese.