Michele si è spento a soli 2 anni, lo strazio del padre (2 / 2)

Il piccolo Michele Thomas Galassi Grimaudisierend, di cui abbiamo oscurato il volto volutamente, trattandosi di un minore, è morto nel sonno per un malore, nella mattina di sabato 21 gennaio. E’ accaduto a Carrara e, da allora, un’intera comunità si è stretta attorno allo strazio di una famiglia distrutta. Michelino, il prossimo maggio, avrebbe compiuto 3 anni ma un destino spietato se l’ è portato via.

E’ stato il papà Luca, attraverso un post condiviso su Facebook, il giorno seguente alla tragedia, a comunicare a tutti quanto accaduto. Sono parole disperate, le sue, quelle di un padre rimasto orfano di un figlio che amava incondizionatamente. Nel post si legge: “Il nostro piccolo angelo Michelino ci ha lasciati ieri. Ci ha donato sorrisi, gioia, felicità e meraviglia. Vogliamo invitarvi a celebrare la sua breve ma straordinaria esistenza rivolgendogli un ultimo saluto nel duomo di Carrara, domani pomeriggio alle 15.30. Vestitevi di colori, se volete, o mettete qualcosa di colorato sui vostri abiti”, chiosando: “A lui sarebbe piaciuto essere circondato dai colori”.

In tantissimi i messaggi di cordoglio giunti alla famiglia del piccolo Michelino; una famigliola felice, formata da papà Luca, mamma Judith e il fratellino Martino. Il padre Luca è un insegnante molto noto in città, mentre il nonno Dario è stato più volte assessore comunale. La notizia della morte del piccolo Michele ha lasciato tutti senza parole, poiché aveva tutto il diritto di vivere spensieratamente, sorridente, amato, protetto, realizzando i suoi sogni.

Purtroppo il fato ha deciso per lui. Ai funerali, nel duomo di Sant’Andrea, in tantissimi sono stati coloro che hanno voluto dare un ultimo saluto al piccolo Michelino; una vita volata in cielo troppo presto, lasciando nello strazio chiunque si sia imbattuto nella tragedia che lo ha colpito. La cronaca ci restituisce spesso casi simili e ogni volta è un colpo al cuore.

Ci si immedesima in quel padre e in quella madre, ci si immedesima nella vittima. Poteva essere un nostro figlio, un nostro nipote o conoscente, questo splendido bambino ma, evidentemente, il Paradiso aveva bisogno di un angelo in più. Le nostre più sentite condoglianze.