La prematura scomparsa di Michele Merlo ha lasciato tutti noi senza parole e nessuno dimentica quel giorno, il 6 giugno 2021 a Bologna. Il cantante aveva 28 anni, era famoso, bello come il sole e avrebbe avuto una grande carriera, grazie al suo talento.
Sono passati tre anni da allora, da quando Merlo è venuto a mancare per un‘emorragia cerebrale dovuta a leucemia fulminante e poco fa, la Procura di Vicenza ha preso una decisione importante. Essa ha archiviato l’indagine aperta nel dicembre 2021, per omicidio colposo a carico di uno studio medico integrato di Rosà.
Dall’Ansa apprendiamo che l’indagine penale è chiusa, ma resta in piedi la causa civile intentata dalla famiglia al professionista. Merlo si fece visitare a maggio, ma, come l’Ansa scrive, il medico di Rosà non avrebbe capito che il ragazzo era stato colto da una leucemia fulminante, poiché Michele si sarebbe presentato nello studio con una contusione alla coscia, legata, a suo dire, ad un trasloco. La diagnosi corretta è arrivata a pochi giorni di distanza dalla prima visita ma sarebbe stato troppo tardi, per Michele, effettuare qualsiasi tipo di cura.
La Procura ha dichiarato che il paziente era “ad alto rischio” con una patologia già in fase terminale. Resta aperta la causa civile, in quanto la famiglia ha sempre sostenuto che Mike avrebbe potuto trovare riscontri positivi in un trattamento tempestivo. Dopo tre anni dal decesso, è arrivata l’archiviazione, quindi la chiusura del caso sul piano penale.
I genitori di Merlo, come riportato da fanpage.it, hanno così commentato al Corriere il verdetto: “È un momento duro per noi, non è possibile dimenticare, ma vorremo chiudere questa ferita che continua a rimanere aperta a causa del procedimento penale e della questione del risarcimento. Il nostro unico desiderio è voltare pagina e lasciarci alle spalle questo periodo buio. Michele lo terremo sempre nel taschino, con noi”.