Anche se Schumacher si era già ritirato dalla F1 prima ancora di quel terribile incidente del 29 dicembre 2013, i milioni di fan in tutto il mondo continuano ancora a sentire terribilmente la sua mancanza. Tutti sperano che giungano notizie rassicuranti in merito alle sue condizioni, anche se finora non è trapelato nulla di così entusiasmante.
Intervistata per un documentario Netflix dedicato al marito, la stessa moglie Corinne aveva ammesso: “Michael c’è, ma è diverso“. Sembra proprio che Schumacher non abbia ancora recuperato appieno le proprie capacità cerebrali e non sia neanche in grado di parlare.
Nei giorni scorsi è intervenuto a dire la sua sull’ex leggenda della F1 anche Robert Smedley, ex ingegnere di Felipe Massa: “Michael ha attraversato tanti momenti difficili ma non l’ho mai visto nemmeno una volta lamentarsi privatamente delle persone o lamentarsi in un modo che non creasse quello che io chiamo un ‘conflitto positivo‘. Lui non criticava mai ma al massimo cercava di essere trasparente per fare chiarezza su un determinato problema, ma andando sempre tutti insieme nella stessa direzione”.
E ha poi aggiunto: “Aveva completa fiducia nel team tecnico e quella fiducia è stata confermata. E’ stato un fattore motivante e aiutava la squadra dicendo ‘va bene, mi fido di te, so che realizzerai una buona monoposto’. E alla fine abbiamo prodotto ottime vetture, abbiamo prodotto delle auto degne di vincere i campionati del mondo”.
Lo splendido ricordo dell’ex campione tedesco è impresso indelebilmente nella memoria di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e avere a che fare con lui, apprezzandone sia le qualità professionali che quelle umane.