"Mi resta poco tempo da vivere". La confessione su Emanuela Orlandi (2 / 2)

Ali Agca, 66 anni è stra noto al mondo della cronaca nera nazionale e non solo in quanto colui che ha cercato di togliere la vita al nostro Giovanni Paolo II in piazza San Pietro, il  13 maggio 1981. Di tempo ne è passato tanto da allora ma quella data non si può dimenticare, è impossibile.

Agca ha dichiarato: “Sono malato di cancro, ho poco tempo da vivere. Perciò voglio liberarmi la coscienza e spiegare quel che so su Emanuela Orlandi”, chiedendo di essere ascoltato dalla commissione d’inchiesta Orlandi-Gregori.

Agca ritiene che le sue parole possano essere l’unica e definitiva occasione per far trionfare la verità storica, contro le menzogne che da 41 anni stanno infangando mezzo mondo. L’ex terrorista turco ha aggiunto di avere come prove dei documenti indiscutibili, che dimostrato come il complotto su Emanuela Orlandi e Mirella Gregori fu organizzato soltanto per ottenere la sua liberazione.

Queste parole, pronunciate da Agca in una lunga intervista rilasciata a Repubblica.it sono sconvolgenti. Il motivo  della scomparsa delle due ragazze starebbe tutto nella liberazione,  quindi, a suo dire, non c’entrano pedofilia e criminalità organizzata.

Vuole dire la verità. Agca, dimostrandola con le prove documentali per far si che i  sospetti sulla famiglia Orlandi, per esempio sul presunto ruolo dello zio Mario Meneguzzi, vengano completamente archiviati.  Vuole liberarsi la  coscienza, l’uomo che colpì gravemente il Papa, raccontando alla Commissione parlamentare d’inchiesta tutto quello che sa sui casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.  Sappiamo che l’uomo ha ricevuto la grazia da Ciampi   il 13 giugno 2000   e oggi vive in Turchia con la moglie. Gli resta poco da vivere,  in quanto affetto da neoplasia. La sua richiesta sarà ascoltata?