
È il colonnello Mario Giuliacci a tracciare la mappa precisa di questa imminente inversione di rotta nella circolazione atmosferica. L’arrivo di correnti più dinamiche è atteso già a partire dalla settimana che copre l’intervallo tra l’8 e il 15 dicembre.
Quella che i meteorologi definiscono “correnti dall’Islanda” inizierà a scalfire la fortezza di alta pressione che ha ingabbiato la Penisola, permettendo i primi cedimenti strutturali.Il vero assalto frontale, quello più significativo, si concretizzerà nella fase successiva del mese. Si parla del periodo che va dal 16 al 22 dicembre, quando i flussi d’aria si attiveranno con decisione da Nord-Ovest.
Questo scenario è cruciale perché è in grado di riportare le temperature su valori finalmente coerenti con il rigore stagionale.In previsione del periodo natalizio, il modello sembra dunque consolidarsi: l’Italia si prepara a salutare definitivamente la monotonia climatica e ad accogliere condizioni più variabili, tipiche di un inverno più tradizionale.

Già nei giorni scorsi l’esperto, come ricorda sul video del canale YouTube MeteoGiuliacci, aveva segnalato una possibile diminuzione delle temperature nella terza e quarta settimana del mese. Oggi il modello europeo conferma questa ipotesi, rafforzandola ulteriormente. Le mappe mostrano infatti una graduale evoluzione della circolazione atmosferica sull’Europa e sull’Italia.
Nella fase clou delle festività, le mappe indicano correnti in arrivo dall’Islanda o dal settore meridionale della Groenlandia. Un segnale chiaro di un ulteriore calo termico, con condizioni decisamente più fredde su buona parte del Paese reta da vedere se ci sarà la neve a bassissima quota. Vedremo che cosa accadrà fatto sta che il Natale potrebbe essere molto freddo.