Meteo, l’annuncio di Mario Giuliacci: "Trombe d’aria a 200 km/h" (2 / 2)

Mario Giuliacci, nonostante i suoi 82 anni, è alimentato dal fuoco sacro del lavoro che porta avanti  a livello nazionale, dove è seguitissimo. In tantissimi sono, difatti, gli italiani che amano tenersi aggiornati sul fronte meteo e  chi meglio di lui può delucidarci? Una vita nell’Aeronautica Militare, prima come capo del centro meteorologico dell’aeroporto Milano-Linate, il colonnello è laureato in Fisica alla Sapienza di Roma.

L’esperto, professore universitario, fondatore del centro Epson Meteo, oggi, come stranoto, cura il sito meteogiuliacci.it. Proprio attraverso esso, ha fatto un annuncio davvero forte. I fenomeni estremi che si sono verificati negli ultimi giorni, fanno temere la formazione di trombe d’aria che rappresentano, da sempre, il fenomeno meteo più temuto da tutti i popoli e in tutti i secoli, per via della violenza.

I venti, nella nostra Penisola, possono raggiungere anche i 200 km/h, con trombe d’aria che in genere durano dai 10 ai 15 minuti e percorrono in media 10-20 km.  Intervistato da blog di Nicola Porro La Zuppa di Porro, Giuliacci ha dichiarato:   “aria caldo-umida e stagnante nei bassi strati, ovvero nei primi 1000 metri, al di sopra della quale venga a scorrere aria più fresca e più secca, proveniente da quadranti settentrionali, come capita spesso nella Valpadana”. 

Alcune aree italiane sono decisamente più esposte al rischio della formazione di trombe d’aria. Tra di esse: Piemonte, la Lombardia, lo sbocco delle grandi vallate, il Friuli e il Veneto. Questo maggior rischio è legato alla vicinanza alle Alpi Orientali, attraversate dall’aria più fresca che arriva dal nord-est. Trombe d’aria possono abbattersi sulle coste della Toscana e del Lazio, in quanto raggiunte dall’aria più fresca proveniente dal sud della Francia.

Giuliacci ci fornisce anche i mesi e le stagioni più a rischio: “In Piemonte e Lombardia tra giugno e settembre, con picco in agosto; nel Friuli e in Veneto tra giugno e ottobre, con un picco in settembre; lungo le coste Tosco-Laziale sempre tra giugno e ottobre, con un picco in settembre”.