Un’estate interminabile e poi, di botto, nubifragi, esondazioni, piogge torrenziali… scenari surreali in cui sembra che la nostra Penisola sia piombata in un’incubo e in pieno inverno. Ma cosa dobbiamo aspettarci per le prossime ore? A dircelo è il colonnello Mario Giuliacci.
Il colonello più amato e consultato d’Italia, in una lunga intervista, ha annunciato la fine della stagione estiva che non voleva proprio mollarci quest’anno, dal momento che ci siamo portati dietro, per mesi, termometri alle stelle, con un caldo senza precedenti. Giuliacci ha evidenziato l’improvviso passaggio da “temperature insolitamente alte e giornate prevalentemente soleggiate” a “bruschi cali di temperatura e forti piogge un po’ su tutta l’Italia”. Ma quello che più fa paura, destando il panico tra gli italiani, è il proseguimento dell’intervista in cui ha annunciato che : “È in corso un cambiamento importante, ma che si avvicina a quella che dovrebbe essere la ‘normalità’ in questo periodo dell’anno”.
Cosa ci aspetta, in sintesi, per i prossimi giorni? Cosa ha in serbo per noi il meteo? Purtroppo non ci sono belle notizie in arrivo in quanto il colonnello ha parlato di due diverse perturbazioni pronte ad attenderci, “ originate da altrettanti profondi minimi di bassa pressione, che dovrebbero interessare quasi l’intero paese nei prossimi giorni”. Domenica “cadrà molta acqua”.
Ovvio che gli italiani, dinnanzi a queste parole, non possano fare i salti di gioia, in quanto il maltempo potrebbe arrecare danni ingenti e, nella peggiore delle ipotesi, decessi e dispersi. Ma non è tutto, in quanto l’esperto ha precisato: “Potrebbero verificarsi precipitazioni intense sul Lazio, Roma compresa. In particolare, domenica è prevista una seconda perturbazione che darà luogo a precipitazioni moderate-intense”.
Le zone più a rischio sono quelle pianeggianti e ad alta densità urbanistica. Per le prossime ore, ci sarà, soprattutto nel Nord Italia, un forte calo delle temperature che scenderanno di 10 gradi. Una svolta improvvisa, inattesa e preoccupante, quella evidenziata da Giuliacci.