L’Italia dovrà affrontare altri 7-8 giorni di instabilità, con precipitazioni diffuse soprattutto su Alpi, Appennini e regioni meridionali. Secondo le previsioni del colonnello Mario Giuliacci, Calabria, Sicilia e Sardegna saranno le zone più colpite da rovesci intensi, mentre l’anticiclone africano, che di solito porta il primo caldo estivo, rimarrà lontano a causa delle correnti atlantiche.
Da lunedì 12 a martedì 13 maggio, una perturbazione atlantica attraverserà il Paese, portando piogge più intense su Alpi, Torinese, Emilia pedemontana, aree interne del Centro e Sardegna. Nel pomeriggio, i fenomeni potrebbero estendersi a gran parte del territorio nazionale, con possibili temporali localizzati e venti moderati.
La seconda fase, da mercoledì 14 a sabato 17 maggio, sarà caratterizzata da un fronte perturbato proveniente dal Nord Africa, che scaricherà piogge abbondanti al Sud e sulle isole maggiori. In particolare, Sicilia e Calabria potrebbero essere colpite da forti temporali, accompagnati da venti freschi dai Balcani, che manterranno le temperature sotto la media stagionale.
Finalmente, a partire da domenica 18 maggio, è atteso un cambio di scenario: l’alta pressione tornerà a influenzare il tempo, regalando giornate più stabili e soleggiate con temperature in graduale aumento. Il bel tempo dovrebbe protrarsi almeno fino a mercoledì 21 maggio, offrendo una tregua dopo giorni di maltempo.
Nonostante il miglioramento, Giuliacci avverte che non ci sarà ancora una stabilizzazione definitiva. L’anticiclone africano, responsabile delle ondate di calore estive, rimarrà infatti lontano, lasciando incertezza sul vero arrivo del caldo. Per ora, l’Italia dovrà accontentarsi di una primavera ancora instabile, con l’estate che sembra volersi far attendere.