L’inizio del 2025 sta portando condizioni meteorologiche estreme in tutto il continente. Responsabile di questo crollo improvviso delle temperature sarebbe un’ondata di aria artica che ha fatto crollare a picco la colonnina di Mercurio. Dopo aver colpito gli USA, ha provocato un fenomeno di ciclogenesi esplosiva sul Nord Atlantico, noto come “ciclone bomba”, che comporta un rapido crollo della pressione atmosferica e forti venti, superando i 200 km/h.
Irlanda e Scozia sono le regioni più colpite da questa tempesta storica, mentre l’Italia beneficia temporaneamente di un miglioramento delle condizioni meteorologiche, con temperature insolitamente calde, soprattutto al Sud, dove si registrano punte di 24°C in Sicilia. Tuttavia, questa calma è destinata a essere di breve durata.
Con il passaggio del ciclone bomba sulle Isole Britanniche, la pressione sul Mediterraneo Centrale aumenta, portando stabilità temporanea in Italia. Da sabato 25 gennaio, però, un secondo sistema ciclonico si formerà, minacciando il ritorno del maltempo, con piogge previste sul Nord-Ovest e un peggioramento generale tra domenica e martedì.
Le precipitazioni si estenderanno dal Nord-Ovest al Nord-Est e alla Toscana, con nevicate sulle Alpi. Il maltempo raggiungerà il suo apice tra lunedì e martedì, con precipitazioni intense, accumuli fino a 100 mm in Liguria e oltre 150 mm nel Triveneto, e nevicate a quote basse sulle Alpi orientali.
Il maltempo interesserà anche il Centro-Sud, con condizioni di instabilità diffuse in tutto il paese. Questo segnala una svolta dopo un inizio di anno caratterizzato da alta pressione in Europa settentrionale. La situazione richiede attenzione, in particolare per le aree vulnerabili a inondazioni e frane, e sottolinea l’importanza di previsioni accurate e misure di prevenzione efficaci.