La prima vera ondata di freddo colpirà l’Italia a partire dall’Immacolata, l’8 dicembre, con un’ondata di aria fredda di origine artica che attraverserà l’Europa per giungere sul Mediterraneo. Questo porterà a una fase di maltempo intenso e temperature nettamente inferiori alla media stagionale.
Una depressione stazionaria si formerà sul Centro Italia e sull’Adriatico, causando nevicate già dal 7 dicembre sulle Alpi a quote collinari e, in alcuni casi, anche in pianura sulla Val Padana, sebbene siano necessarie ulteriori conferme. Da domenica 8 dicembre e per i giorni successivi, tutta l’Italia sarà interessata da un calo significativo delle temperature e da frequenti episodi di maltempo.
Le precipitazioni più abbondanti riguarderanno il Centro-Sud e l’Appennino, con nevicate copiose a quote inferiori ai 1.000 metri, mentre il Nord sarà marginalmente colpito, salvo nevicate intermittenti sulle Alpi settentrionali vicino ai confini esteri. Lo zero termico si attesterà tra i 700 e gli 800 metri sull’Appennino centro-settentrionale, favorendo nevicate a partire dai 500 metri su Marche, Umbria e Abruzzo.
Al Sud, le nevicate si verificheranno a quote leggermente più alte, tra i 600 e i 1.000 metri, interessando Molise, Campania, Puglia settentrionale, Calabria e Sicilia. Le nevicate più abbondanti si concentreranno sull’Appennino centrale tra lunedì e martedì, con accumuli superiori ai 50 cm sopra i 1.000-1.200 metri.
Questo periodo invernale offrirà scenari tipici del cuore della stagione fredda, con disagi e paesaggi innevati in molte aree. La colonnina di mercurio scenderà ben al di sotto della media stagionale, segnando l’inizio di un inverno rigido e suggestivo, che promette abbondanti nevicate e un clima particolarmente rigido per gran parte della Penisola.