Il quadro prospettato dall’esperto meteorologo Mario Giuliacci non lascia margini di manovra: il Paese sta per entrare in un periodo segnato da piogge e dall’arrivo di un freddo intenso. L’effetto sarà immediato e si manifesterà con tutta la forza di cui è capace la stagione.
La situazione meteorologica descritta è un ciclo in continuo mutamento, un susseguirsi rapido di condizioni estreme che non permetteranno alcuna stabilità duratura. Si preannuncia, infatti, un’alternanza frenetica tra momenti di temporaneo sereno e nuove, potenti ondate di maltempo, quasi a rappresentare una sfida diretta tra le ultime resistenze dell’estate e la prepotenza dell’autunno.
In questo scenario, gli italiani sono invitati a prepararsi a vedere i primi, inequivocabili segnali dell’inverno che avanza. Non sarà solo una questione di freddo serale, ma un abbassamento deciso delle temperature che richiederà l’uso di indumenti pesanti.
Il dato più preoccupante, evidenziato dalle proiezioni del colonnello Giuliacci, è la mancanza di un vero e proprio respiro: il Paese avrà solo brevi tregue di bel tempo prima di essere nuovamente raggiunto da una nuova, imminente perturbazione. L’instabilità, dunque, non è una fase, ma la nuova condizione climatica dominante.
Le regioni più colpite saranno quelle settentrionali e tirreniche, con Liguria, Lombardia, Piemonte e Toscana in prima linea per intensità delle precipitazioni. Non mancheranno fenomeni anche su Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria ionica e Sardegna orientale.
Insomma lo scenario cambia completamente e ci avviamo quindi a grandi passi verso l’inverno un inverno che secondo i dati a lungo termine potrebbe essere tra i più rigidi degli ultimi anni con temperature davvero gelide.