Meteo, ci siamo: arriva la Nina. Le ripercussioni sull’Italia (2 / 2)

Nelle prossime settimane, assisteremo ad una fase meteo particolarmente dinamica e instabile, a causa de La Niña, un fenomeno climatico  che apporta notevoli ripercussioni sulla   circolazione atmosferica globale, Italia compresa.

Essa comporta un  raffreddamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico centrale e orientale,  e le masse di aria fredda , scendendo sino alle medie latitudini, determinato consistenti e frequenti sbalzi termici.

Ad aprile e maggio potrebbero verificarsi   eventi meteo estremi,  determinati dall’alternanza di fasi di caldo anomalo e improvvisi ritorni del freddo polare.  Quindi,  nei mesi  che dovrebbero rappresentare il clou della stagione primaverile, potrebbero verificarsi ondate di freddo tardivo, alternate a brevi periodi più mite, tutti caratterizzati da sbalzi termici improvvisi.

Ecco arrivare il colpo di scena: il bimestre aprile-maggio 2025 potrebbe risultare tra i più freddi e nevosi degli ultimi anni, con accumuli di neve superiori alla norma su molte aree del Nord Italia e dell’Appennino centrale e meridionale

La cosa non sorprende, in quanto già anni fa,  La Niña ha comportato questa situazione. Nove anni addietro,  molte città italiane furono interessate da piogge persistenti e un clima freddo per la stagione.  Aprile 2018 fu molto piovoso, ragion per cui è innegabile che l’influenza del fenomeno sia forte, comportando  sbalzi improvvisi, freddo tardivo e fenomeni meteorologici estremi.  Dal momento che tutto può cambiare in un batter di ciglia, una cosa sembra assodata: Italia  se la dovrà vedere con una  primavera molto movimentata, tra periodi soleggiati, caldo precoce, che sembrerà quasi estivo e irruzioni di aria fredda che sembreranno un ritorno al rigido inverno.  Quanto a colpi di scena, il meteo sa sempre come stupirci ma stavolta si è superato, non credete?