Marco Mengoni, nel nuovo numero di Vanity Fair, ha rilasciato un’intervista molto forte e toccante, dicendo: “Vivo in un Paese che non mi rappresenta, che ha fatto diventare la pratica della maternità surrogata un reato universale. Ci rendiamo conto?”.
Parole dure, quelle esternate dal cantante sull’autorevole rivista che, da tempo, si batte su tematiche di scottante attualità, proprio come la maternità surrogata. Mengoni ha aggiunto: “ci sono figli nati prima di questa assurdità che cresceranno e scopriranno che i loro genitori sono punibili penalmente. Per fortuna ho vicino persone con la mia stessa visione. E sono convinto che quelli che non ce l’hanno siano pochi, ma abbiano più potere”.
Il cantante di Ronciglione non smette, come artista, di prendere posizione, offrendo spunti i riflessione, dicendo che da sempre il palco è per lui un momento per condividere un messaggio, non pretendendo di convincere nessuno ma gli piace che il pubblico esca dai suoi concerti con spunti e domande.
Un’intervista indubbiamente forte che lascia il segno, che offre spunti di riflessione, che serve a farci conoscere il pensiero di Marco su un tema, come la maternità surrogata, davvero divisivo. Ora, per lui , è quasi il tempo di iniziare il nuovo tour, che partirà da Lignano Sabbiadoro a brevissimo, registrando, come sempre, il tutto esaurito,
Lo ha definito progetto “audace”, molto più dei tour precedenti, in cui si è assunto la responsabilità di ogni scelta, curando tutto direttamente. Dopo la scomparsa della mamma, Nadia Ferrari, un lutto immane che lo ha colpito a fine settembre scorso, è il tempo di un nuovo inizio. Una cosa è certa: il pubblico gli è stato e gli sarà per sempre accanto.