Le analisi del sangue di routine possono rivelare di avere la sideremia alta, ma possono anche diagnosticare la sideremia bassa. Si tratta di carenza di ferro che può comportare forme di anemia.
La sideremia indica la concentrazione del ferro nel sangue, legato alla transferrina e ad altre proteine minori. La transferrina, in particolare, può essere satura e quindi legarsi al ferro o libera.
In condizioni normali, il valore della sideremia per le donne deve essere compresa tra i 49 e 151 mcg/dl; per gli uomini invece deve essere compresa tra i 53 e i 167 mcg/dl. Sul valore influiscono altri aspetti, oltre al sesso del paziente. In particolare, l’indice cambia in base all’età e alla condizione fisica, al tipo di alimentazione e all’uso di farmaci. Il valore può leggermente variare anche in base al laboratorio in cui si effettuano le analisi del sangue e all’ora in cui viene eseguito il prelievo.
Sintomi e conseguenze da sideremia bassa
La sideremia bassa indica che il ferro è basso. Come conseguenza, i tessuti dell’organismo non ricevono la giusta quantità di ossigeno. Oltre agli effetti dovuti ad un apporto minore di ossigeno al cervello, le ripercussioni dovute alla carenza di ferro si manifestano anche a livello cellulare. La carenza di ferro è la causa principale che determina l’anemia nelle sue varie forme.
Per questo motivo, i sintomi principali che vengono riferiti sono differenti. In particolar modo, che ne soffre lamenta ed avverte tachicardia, affaticamento, stanchezza e sonnolenza, difficoltĂ nella concentrazione. Altri sintomi sono mal di testa, emicranie e vertigini, ma anche svenimenti. Visibili sono il pallore in viso, la perdita dei capelli e la presenza di unghie fragili. In alcuni casi si possono formare anche delle ragadi e piccole ulcere ai lati della bocca.
Cause che determinano il ferro basso
Le cause che contribuiscono a fare abbassare il ferro nell’organismo sono legate principalmente all’alimentazione errata. In particolare, la sideremia bassa è causata da un apporto insufficiente di ferro attraverso l’alimentazione. Proprio per questo motivo ne soffrono principalmente i vegetariani e vegani che non apportano all’organismo la quantità del minerale necessario attraverso proteine vegetali.
Un’altra causa è riconducibile all’incapacità dell’organismo di assorbire il ferro in particolari condizioni. Il fenomeno è frequente quando ci sono patologie come la celiachia, il diabete, il morbo di Chron, ed ancora con la parassitosi all’intestino, il cancro o la pancreatite.
Può essere anche conseguenza dell’uso di lassativi e dell’abuso di alcolici o per effetto di emorragie. Ne soffrono anche le donne che hanno un ciclo mestruale abbondante e le donne in gravidanza quando l’organismo necessità un apporto maggiore di ferro.
Come affrontare e superare la sideremia bassa
La prima cosa da fare quando il medico sospetta che la paziente sia affetta da sideremia bassa è fare immediatamente le analisi del sangue. Una volta diagnosticato che il livello del ferro è basso, il medico dovrà individuare le cause. Per questo motivo potrà prescrivere ulteriori accertamenti, integratori alimentari specifici e suggerire l’alimentazione da seguire a tavola.
Per facilitare l’assimilazione del ferro, si può assumerne Vitamina C ed acido folico.
Alimentazione ricca di ferro
La carenza di ferro si risolve principalmente attraverso una corretta alimentazione alla quale si aggiungono cibi ricchi di ferro.
In questi casi è consigliato mangiare uova, carne rossa magra, fegato e pollo. Per quanto riguarda il pesce, il ferro si trova in percentuali abbondanti nel tonno, nel salmone, nei crostacei e molluschi.
Il ferro si trova in quantità nella frutta secca, in particolare nelle mandorle e nelle noci; si integra anche attraverso i legumi, come fagioli, soia, piselli e i cereali integrali come il riso, l’avena, il miglio e il grano.
Il minerale si trova anche in diverse verdure principalmente a foglia verde. Sono indicati gli spinaci, ma anche i broccoli, il cavolo, gli asparagi e la cicoria.
Per favorire l’assimilazione del ferro sono indicati frutta e verdura; in particolar modo, si consiglia di mangiare peperoni rossi, carote, patate, ed anche pesche e albicocche.
Ci sono però anche degli alimenti da evitare perché intralciano l’assimilazione del ferro da parte dell’organismo. Chi soffre di ferro basso non dovrebbe mangiare latte e latticini, yogurt, rape e tofu, il salmone affumicato e le sardine.