
Era rimasta incinta ad appena 13 anni, ed era arrivata in ospedale al settimo mese di gravidanza accompagnata dalla madre. Quando le hanno chiesto chi fosse il padre del bambino la ragazza non ha avuto subito il coraggio di confessare la terribile verità, mostrandosi particolarmente evasiva.
Dapprima aveva fatto riferimento ad un compagno di scuola, poi ad una chat di incontri. La tremenda verità è emersa proprio nella stanza dell’ospedale Sant’Anna di Torino, quando le telecamere hanno ripreso l’assurda scena. Il padre della ragazzina, un filippino di 45 anni, si era infilato nel letto della figlia per costringerla ad avere un rapporto.
Si è quindi compreso come quel bambino fosse probabilmente suo, un ipotesi confermata poi dall’esame del Dna. Per il filippino 45enne sono scattate subito le manette, ma è indagata anche la madre della ragazza che, pur sapendo degli abusi, non avrebbe mai fatto nulla per fermarlo o denunciare.

Come si legge sul Corriere della Sera, dalle indagini del pm Enzo Bucarelli pare che le violenze fossero cominciate nel 2022 e si siano protratte per lungo tempo. L’uomo avrebbe preso di mira anche la moglie e gli altri figli minori. Ora dovrà rispondere davanti ai giudici di reati gravissimi che lo costringeranno sicuramente a scontare un conto molto salato con la giustizia.
Nell’inchiesta è coinvolta anche una terza persona, un’amica di famiglia che avrebbe provato a convincere la 13enne a incolpare della gravidanza un compagno di classe. Una vicenda torbida e sconvolgente, che resta ancora tutta da chiarire per molti aspetti. Anche gli altri figli dell’uomo sono stati vittime dei medesimi abusi? Si attendono ulteriori conferme da parte delle indagini.