Una novità positiva, finalmente, è giunta sul fronte pensionistico e arriverà a brevissimo, ragion per cui la curiosità è elevatissima, specialmente perchè si parla di un maxi aumento sul cedolino . Molti lavoratori italiani, da settembre 2025, avranno la possibilità di ricevere un aumento in busta paga senza subire alcuna tassazione aggiuntiva. Parliamo del “bonus Giorgetti”, un incentivo pensato per chi, pur avendo già i requisiti per la pensione anticipata entro il 31 dicembre 2025, decide di restare al lavoro.
La misura è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2025, e punta a contenere la spesa previdenziale, favorendo la permanenza dei lavoratori esperti nel mercato occupazionale, in modo da assicurare, nelle aziende, competenze e produttività .
I lavoratori che decideranno di non andare in pensione anticipatamente, riceveranno direttamente in busta paga la quota di contributi previdenziali Ivs (Invalidità, Vecchiaia, Superstiti) che normalmente verrebbe versata all’Inps. In percentuali, parliamo del 9,19% del reddito imponibile, con un incremento annuale di 6.900 euro l’anno per i redditi più alti. Si.
I dipendenti privati potranno beneficiare del bonus da settembre, mentre quelli pubblici da novembre. Il bonus vale per i lavoratori che maturano i requisiti per la pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne) oppure quelli per Quota 103, cioè 62 anni di età e 41 anni di contributi.
Il bonus Giorgetti, per chi non lo sapesse, è un’evoluzione del “bonus Maroni” introdotto nel 2004, sebbene con un vantaggio non da poco che nel precedente non c’era: la totale esenzione fiscale. L’obiettivo del governo è quello di rendere appetibile, ai lavoratori che scelgono di rimanere in servizio, il restare a lavoro, offrendo loro un’opportunità economica concreta. E voi, cosa ne pensate?