Mauro Pamiro, la mamma non ha retto al dolore della sua scomparsa (2 / 2)

Chi segue la cronaca avrà sicuramente appreso del caso di Mauro Pamiro professore di informatica dell’istituto Galilei trovato senza vita a Crema, in provincia di Cremona. L’uomo aveva 44 anni.

Subito dopo il ritrovamento del corpo, la magistratura cominciò le indagini attorno al decesso del 44enne. Per il gip che seguiva il caso nella scomparsa di Pamiro non c’è la responsabilità di terze persone, nè si tratterebbe di un gesto volontario: egli sarebbe deceduto a causa di una caduta accidentale.

La decisione dell’archiviazione, dopo anni di indagine, era arrivata lo scorso settembre. Alla decisione però si era opposta fermamente la madre, che cercava verità sulla scomparsa del figlio, e che forse non accettava l’archiviazione delle indagini.

La donna, la signora Marisa Belloni, 72 anni, è stata trovata senza vita in casa. Il corpo è stato scoperto dall’ex marito Franco che tutti i giorni incontrava la donna per parlare del figlio e per mettere a punto, con i legali, nuove argomentazioni per far riaprire il caso.

Da quanto si è appreso la signora Belloni avrebbe effettuato un gesto volontario. Questo appunto perchè forse la donna non si rassegnava alla chiusura delle indagini attorno alla scomparsa del figlio. Da subito i genitori di Mauro si erano opposti all’archiviazione.

La procura aveva aperto una indagine per delitto, come atto dovuto, nei confronti di Debora Stella, la moglie di Mauro, per la quale era stata poi chiesta l’archiviazione. Nei prossimi giorni potranno conoscersi ulteriori dettagli sul caso in questione che ha sicuramente destato nuova apprensione nella comunità in cui la donna viveva.