Immediatamente dopo l’abbandono del match della Carini, iniziato da soli 45 minuti contro l’avversaria algerina Imane Khelif, si è aperta una diatriba che, ad oggi, non conosce battute d’arresto poiché diversi sostengono che Imane sia agevolata proprio per via della sua intersessualità.
A chiarire come stanno realmente le cose, anche al fine di continuare a perpetrare considerazioni fuorvianti, ci ha pensato il professor Maurizio Genuardi, Ordinario di Genetica Medica all’Università Cattolica di Roma, a rompere il silenzio, e lo ha fatto con basi scientifiche.
L’esperto ha dichiarato che la Khelif, deal punto di vista legale e fisiologico, è riconosciuta come una donna, per cui deve scontrarsi con le donne e non con gli uomini. Il fatto di avere nel suo DNA il corredo cromosomico XY è un “difetto genetico che può conferirle un vantaggio dal punto di vista delle performance sportive, legato al fatto che possiede il cromosoma Y, che può favorire lo sviluppo di caratteristiche sessuali secondarie, come la massa muscolare, in senso più maschile”.
Ad oggi, lo ricordiamo, la Carini ha sempre sostenuto che il suo abbandono, dopo solo 45 secondi dall’inizio del match contro l’algerina, non ha nulla a che vedere con le caratteristiche intersessuali della sua avversaria ma solo ed esclusivamente con un dolore insopportabile al naso.
Nonostante questo, non tutti sembrano crederle e la bufera sportiva legata all’abbandono del match, che ha decretato la vittoria della pugile algerina, è tutt’altro che risolta, avendo fortemente scosso il mondo del pugilato. E voi, cosa ne pensate? Ditecelo, se vi va, nei commenti, mentre noi continueremo a seguire il caso, fornendovi i dovuti aggiornamenti .