Maurizio Costanzo, le strazianti parole della figlia Camilla (2 / 2)

Camilla Costanzo, classe 1973, ha attualmente 50 anni ed è principalmente una scrittrice di libri e sceneggiature, pur avendo un passato da attrice. L’abbiamo vista in due pellicole dirette dal fratello Saverio Costanzo, affermato regista e produttore, poi come partecipante in Una famiglia per caso e I corti italiani. Eppure Camilla ha deciso di seguire la sua passione, quella per la scrittura.

Nel 2009 ha scritto Ero cosa loro. L’amore di una madre può sconfiggere la mafia assieme a Giusy Vitale, protagonista della storia. Nel 2015, invece, ha firmato il romanzo Una bellissima notte senza luna. Camilla Costanzo, durante la cerimonia funebre del padre, deceduto venerdì a causa di complicanze seguite ad un intervento di routine al colon, ha letto una breve ma profonda lettera, scritta appositamente per lui che ha lasciato i presenti letteralmente senza parole.

Con la voce rotta dalle lacrime, si è fatta forza, in quel frangente, dicendo: “Leggo a nome anche dei miei fratelli, Gabriele e Saverio”. La primogenita di Maurizio ha così voluto rendere tutti partecipi dei grandi valori e dei preziosi insegnamenti che, il padre, venuto a mancare improvvisamente, ha lasciato a lei, Saverio e Gabriele. Queste le sue parole, riprese da Fanpage.it : “A noi figli lasci un’eredità importante, il tuo più grande insegnamento, l’umiltà”.

Prima della Preghiera degli artisti, letta da Gerry Scotti, Camilla Costanzo ha poi iniziato la lettera vera e propria che dice così’: “Ciao Papino l’ondata di amore dalla quale siamo stati sommersi è merito del bene che in questi anni hai dato a tantissime persone. Non hai idea, o forse ce l’hai perché ci guardi da lassù, della gratitudine dalla quale siamo stati investiti. Hai avuto molto più di tre figli. In tanti per loro sei stato padre, maestro, guida. Hai cambiato destini, intuito talenti, incoraggiato e spronato. Abbiamo consolato persone in lacrime, più attonite di noi nel sapere che non c’eri più. A noi figli lasci un’eredità importante, il tuo più grande insegnamento, l’umiltà”.

Il secondo pezzo della lettera, sino al finale, recita questo: Avevi l’anima di un ragazzo che scriveva a Montanelli, e ti stupivi se un giornale ti chiedeva una collaborazione. Non avresti immaginato una così grande dimostrazione d’affetto. E già ci sembra di sentirci mentre dici “Tutto questo per me”. Ora sei vicino ai tuoi genitori, per mano a Sordi e Gassman. E a tutti quelli che se ne sono andati prima di te, e che non hai mai smesso di rimpiangere. Ti immaginiamo in Paradiso mentre organizzi un talk show. Continuerai a vivere in tutti noi e nulla di ciò che abbiamo imparato da te andrà perduto, è una promessa. Ti vogliamo bene papi”. Non è facile leggere al funerale del proprio padre, così tanto amato, ma Camilla ce l’ha fatta. Tutti noi, seppur virtualmente, le siamo vicini.