L’attrice 36enne Alessandra Moretti si è lasciata andare ad un lungo sfogo, su Instagram, esternando le sensazioni a caldo riguardanti l’embolia polmonare che l’ha colpita. Avvalendosi del suo profilo, ha scritto: ” Sono tante le cose che vorrei dire ma da due giorni soffoco nel pianto. Siamo nell’era social, dove regna la ostentazione della perfezione, della performance a tutti i costi. Oggi la tenerezza e la verità sono il vero atto rivoluzionario. Le fragilità non sono ammesse e ci si vergogna a mostrarsi tali”.
Su Instagram la Moretti ha pubblicato la cartella clinica, precisando: “Senza giri di parole… Sono viva per miracolo. Ho avuto questa embolia polmonare a seguito di una trombosi venosa e questo “trombo” così cortese si è stanziato nella mia arteria e noi ci stiamo muovendo per mandarlo via… Ad ogni costo!”.
Parole forti, parole le sue, che dovrebbero portare tutti noi a riflettere sul ruolo giocato dal destino, su quanto esso, da un momento all’altro, possa stravolgere i piani. Alessandra, difatti, si è chiesta chi stabilisce il confine tra fortunati e meno fortunati, per poi fare i ringraziamenti a chi le sta mostrando vicinanza in questo buio momento della sua vita.
Per una persona ricoverata è essenziale la vicinanza di chi le vuol bene e questo la Moretti lo ha ben precisato, volendo dire grazie a familiari, amici e a tutti coloro che le sono accanto, fisicamente e virtualmente : “Ringrazio tutti i miei amici, conoscenti, parenti e chiedo perdono se non sto rispondendo alle chiamate e ai messaggi ma cercate di comprendere che sto pensando solo a mia figlia ora. Vi voglio bene e speriamo di raccontarla tutta”.
Infine, ha concluso il suo post con una specifica richiesta, rivolta a tutti coloro che stanno seguendo il suo ricovero. Più che una richiesta, un accorgimento: “Poche domande a Maurizio che sta pensando a un po’ troppe cose per i suoi mezzi! E soprattutto per Anna tutto deve proseguire… Compreso lo spettacolo del papà dove lei si diverte tanto!”. Maurizio Battista, da amorevole marito, le è accanto, poco ma sicuro, a riprova di quanto forte sia il loro legame che, proprio in questi casi, si sente in tutta la sua forza. Al momento, dall’ospedale non si sa nulla sulla durata del ricovero, per cui vi forniremo i dovuti aggiornamenti non appena ci saranno ulteriori comunicazioni da parte della diretta interessata o tramite comunicato del nosocomio.