Mattia, l’esito dell’autopsia va contro il referto dei medici di Marsa Alam (2 / 2)

Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale i genitori sono andati a fondo alla vicenda e hanno fatto sottoporre la salma del piccolo Mattia ad un autopsia una volti giunti in Italia. Per i medici egiziani Mattia era deceduto a causa di una neoplasia al cervello.

La notizia era stata riportata anche dai giornali italiani, ma i genitori hanno sempre creduto poco alla versione fornita dai medici egiziani. Dall’autopsia è emerso come Mattia fosse in piena salute, non aveva infatti neoplasie, quando a far perdere la vita al piccolo sarebbe stato un aneurisma cerebrale.

“Nessuna neoplasia al cervello e nessuna patologia da polmonite batterica, come erroneamente riportato dalla Direzione Sanitaria del Mar Rosso” – così fanno sapere i medici italiani che hanno svolto l’autopsia. La famiglia ha fatto diffondere una nota stampa dal loro avvocato, dottoressa Maccari del foro di Udine.

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“La famiglia sta ancora approfondendo gli aspetti relativi all’incidenza di una corretta e tempestiva diagnosi, ma quello che emerge è la necessità di sensibilizzare il Governo egiziano per favorire protocolli nella gestione delle emergenze sanitarie nella zona del mar Rosso” – si legge nella nota della legale.

Tra l’altro il primo ospedale attrezzato è situato a circa 3 ore da Marsa Alam ed è anche molto difficile da raggiungere con i mezzi ordinari per questo ci si augura che in Egitto e specie a Marsa Alam migliorino le condizioni di assistenza ai pazienti anche tramite la telemedicina. I genitori affermano che “non è chiaro se il tempo perso, dai primi sintomi interpretati in modo superficiale dai medici, all’incapacità di intervenire in modo attivo presso l’ospedale di Marsa Alam, potessero cambiare l’esito della vicenda”.