Matthew Perry, ecco cosa è emerso dopo il suo decesso (2 / 2)

Hollywood è sconvolta dal decesso improvviso dell’attore Matthew Perry e, in queste ore, è tutto un rincorrersi di notizie, una dietro l’altra, relative al suo trapasso. Sin da quando è stato diffuso il triste annuncio, le agenzie stampa hanno scavato nel vissuto di questo attore e si è scoperto, come riportato da fanpage.it, che fosse dipendente da stupefacenti,  alcol e oppiacei. La sua dipendenza dal Vicodin è iniziata dopo uno schianto in moto d’acqua nel  lontano 1997.

Era sotto gli occhi di tutti il suo brusco calo di peso, arrivato a 66 kg a causa di una pancreatite, ed era evidente  quando sul set, quando vestiva i panni di Chandler Bing. Aveva solo 24 anni quando venne scelto per Friend e già a quei tempi stava iniziando la sua dipendenza dall’alcol . Come lui stesso ha dichiarato, dieci anni dopo la situazione era divenuta ingestibile. Una vita fatta di alti e bassi, in cui non sono mancati i riconoscimenti.

Non è un caso che nella stagione 9 di Friends, anno in cui è rimasto sobrio, è stato scelto come miglior attore. Come si sa, le dipendenze sono difficili da gestire, da tenere a bada, seppur si faccia ricorso alle cure opportune, proprio come Perry ha fatto più volte nel corso della sua esistenza.

L’attore stesso ha dichiarato di aver speso 9 milioni di dollari per disintossicarsi da Vicodin, metadone, anfetamine e alcol, con “60 o 70 ricadute”. E’ davvero raggelante il racconto che lo stesso Perry ha fornito in svariate interviste, dal momento che proprio quando era all’apice del suo successo nei panni Chandler Bing, assumeva 55 Vicodin al giorno, pesando 58 chili.

Una dipendenza fortissima, che non riusciva a fermare, la sua, sebbene cercasse di nasconderla agli occhi niente affatto indiscreti di milioni di telespettatori, sebbene i suoi compagni di cast, coloro che hanno recitato  in Friends, “come i pinguini”, lo abbiano circondato d’affetto, aiutandolo e comprendendolo. Una salute fisica e psicologica davvero precaria in cui ha rischiato, già diversi anni fa, di morire. A 49 anni, il suo colon era scoppiato a causa dell’uso eccessivo di oppioidi. Ne erano seguite due settimane di coma e cinque mesi in ospedale oltre all’utilizzo di una sacca per la colostomia per nove mesi.  Poche ore fa, il triste epilogo: l’annuncio del suo decesso che ha raggelato il mondo televisivo e cinematografico.