Matteo Messina Denaro, è successo all’arrivo della bara a Castelvetrano (2 / 2)

La salma di Matteo Messina Denaro è stata trasferita quindi da L’Aquila a Castelvetrano, suo paese di origine. Direzione, subito al cimitero, dove è stato tumulato nella cappella di famiglia. In queste ore a Castelvetrano si respira un’aria pesante, tra chi voleva bene e sosteneva il boss e chi proprio non sopporta il suo nome.

La salma di Denaro è arrivata a Castelvetrano dopo un viaggio di circa mille chilometri nelle prime ore del mattino del 27 settembre. Ad attendere il feretro il fratello, la sorella e altri famigliari.

Dopo l’autopsia, svolta nella giornata del 26 settembre, il carro funebre è partito attorno alle 19:00 da L’Aquila direzione appunto Castelvetrano. La salma è stata scortata agli uomini del Gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria, questo per ovvie ragioni di sicurezza. Il trasporto di Denaro era stato già organizzato negli scorsi giorni.

Imponenti le misure di sicurezza nell’ospedale dove egli era in cura. La nipote avvocato Lorenza Guttadauro e la figlia del boss Lorenza Alagna-Denaro sono arrivate insieme in Sicilia dietro al capomafia. Il camposanto era logicamente blindato dalle forze dell’ordine per ragioni di sicurezza.

All’esterno del cimitero c’erano tanti giornalisti arrivati da tutta Italia per raccontare l’arrivo della salma del padrino di Cosa Nostra a Castelvetrano.

Nessuna cerimonia, nessuna benedizione, solamente la tumulazione all’interno della cappella. Il fratello Salvatore, entrato nel cimitero dietro al carro funebre, aveva in mano un mazzo di margherite gialle da porgere come omaggio a Matteo Messina Denaro.