Matteo Messina Denaro e Denise Pipitone: la risposta choc (2 / 2)

Non dimentichiamoci che il territorio di cui Messina Denaro è stato il boss incontrastato è anche quello di una scomparsa che, ancora oggi, continua a tenere con il fiato sospeso milioni di italiani: quella di Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara del Vallo il 1 settembre 2004, all’età di quattro anni. Sono trascorsi 18 lunghi anni da allora; anni durante i quali i suoi genitori non hanno mai smesso di cercarla.

Ad oggi, la domanda che tutti si pongono è sempre la stessa: dove si trova Denise? Che cosa le è accaduto? In tutto questo tempo sono state battute diverse piste e quella più plausibile parla di rapimento per poi essere stata consegnata a qualcuno. Ad oggi, non è mai stata approfondita la pista della guardia giurata Felice Grieco, colui che fece delle piccole riprese video con un telefonino a una bimba somigliante a Denise, all’interno di un presunto gruppo rom o sinti.

Piera Maggio e Piero Pulizzi, i genitori di Denise Pipitone, subito dopo l’arresto del boss, hanno scrittto un post su Facebook .Questo il suo forte contenuto: “Ci appelliamo a dei sentimenti forse assopiti, al vero senso dell’essere un genitore amorevole”, proseguendo: “Stato, magistrati, chiedete al boss Matteo Messina Denaro se sa dov’è la nostra Denise. Noi siamo convinti che, se decidesse di fornire la risposta alla nostra domanda, metterebbe fine al nostro calvario”. 

Se Messina Denaro dovesse, per davvero, compiere il passo di rispondere a questi due genitori, disperati, dopo 18 lunghi anni di ricerche che non hanno mai dato alcun esito rilevante, logico che si aprirebbero nuove piste investigative, in quanto il padrino di Castelvetrano, all’epoca della scomparsa di Denise, era il capomafia del Trapanese e la pista mafiosa è stata comunque considerata nel corso delle indagini. Due genitori disperati che non perdono la speranza di arrivare ad una svolta decisiva. 

Lo storico legale di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, ha spiegato come mai i genitori di Denise abbiano citato proprio Matteo Messina Denaro. Raggiunto dall’agenzia Dire, ha dichiarato: “Un messaggio messo in una bottiglia e lanciato nell’oceano: la speranza è che Matteo Messina Denaro, visto il suo ruolo in Cosa nostra, possa essere a conoscenza di informazioni importanti sulla scomparsa di Denise e che, eventualmente, decida di riparare in parte ai reati che ha commesso aiutando la giustizia a fare luce sul caso. Sarebbe bello”, aggiungendoNon pensiamo che Messina Denaro possa essere stato coinvolto nella scomparsa di Denise ma se per 30 anni ha comandato la mafia nel Trapanese, allora potrebbe essere a conoscenza di qualcosa”.