
L’infettivologo Matteo Bassetti ha recentemente riportato sotto i riflettori un tema apparentemente banale, ma di grande rilevanza per la salute quotidiana: la gestione e la conservazione dello spazzolino da denti. In un lungo video divulgativo pubblicato sui suoi canali social, Bassetti sottolinea come questo strumento, considerato da tutti il simbolo della pulizia orale, possa trasformarsi in un vero e proprio serbatoio di microrganismi se non vengono rispettate semplici regole igieniche.
L’osservazione nasce dall’analisi di numerosi studi microbiologici e clinici che hanno evidenziato come batteri, funghi e altri agenti invisibili possano proliferare sullo spazzolino, rendendo ogni utilizzo potenzialmente rischioso se si ignorano alcune accortezze fondamentali. Il motivo principale di questa contaminazione, spiega Bassetti, è spesso legato al posizionamento dell’oggetto: molti tengono lo spazzolino in un bicchiere vicino al lavandino o al water, aree in cui l’ambiente favorisce la diffusione di particelle microscopiche. Secondo l’infettivologo, quando si aziona lo scarico del WC, minuscole goccioline cariche di microrganismi possono disperdersi nell’aria, raggiungendo superfici vicine e, in particolare, lo spazzolino. Non si tratta di scenari astratti o ipotetici: esperimenti scientifici confermano che queste particelle possono viaggiare fino a un metro e mezzo di distanza, depositandosi non solo sullo spazzolino, ma anche sul bicchiere o sul porta-spazzolino stesso. In questo contesto, l’oggetto che ogni giorno utilizziamo per prenderci cura della nostra igiene orale può diventare un veicolo involontario di batteri fecali, pseudomonas e diversi miceti resistenti a condizioni ambientali difficili.

Per Bassetti, la soluzione non richiede grandi stravolgimenti della routine quotidiana, ma una maggiore consapevolezza e alcuni semplici gesti pratici. Il primo consiglio riguarda la conservazione: spostare lo spazzolino lontano dal lavandino o dal water, idealmente all’interno di un contenitore chiuso o di uno sportello, riduce drasticamente l’esposizione ai microrganismi sospesi nell’aria. In secondo luogo, chiudere sempre il coperchio del water prima di tirare la catena limita la dispersione delle particelle, evitando che queste possano depositarsi sulle superfici circostanti. Infine, il lavaggio periodico dello spazzolino con acqua calda, disinfettanti idonei o, in alternativa, il passaggio in lavastoviglie, contribuisce a ridurre ulteriormente la proliferazione batterica, trasformando un semplice gesto quotidiano in una misura concreta di prevenzione.
Bassetti ricorda che spesso trascuriamo quanto l’ambiente domestico influenzi la nostra salute orale. Piccoli dettagli, come la posizione dello spazzolino o la cura della sua pulizia, possono fare una differenza significativa, poiché ogni giorno entriamo in contatto con una quantità di microbi che può influenzare il benessere generale. Il messaggio è chiaro: la prevenzione non richiede azioni straordinarie, ma attenzione, costanza e consapevolezza. La gestione corretta degli oggetti che utilizziamo ogni giorno, dai più comuni ai più specialistici, rappresenta un piccolo investimento nella nostra salute futura, capace di limitare rischi che, se ignorati, potrebbero manifestarsi in modi imprevisti. Oltre al valore pratico, l’avvertimento di Bassetti ha anche un risvolto educativo: invita a riflettere su quanto spesso sottovalutiamo le routine più semplici, come lavarsi i denti, e su come queste possano essere migliorate con pochi accorgimenti.
L’esperto non vuole creare allarmismo, ma consapevolezza: in un mondo in cui la prevenzione è fondamentale, prestare attenzione ai dettagli quotidiani significa proteggere sé stessi e, in misura indiretta, anche chi ci sta accanto. La cura dei piccoli gesti, insomma, diventa un atto di responsabilità e di attenzione verso la salute personale e collettiva, ricordando che spesso ciò che sembra insignificante può avere un impatto concreto sul nostro benessere.