Matteo Bassetti lancia l’allarme: "Quadro clinico strano, non mi piace" (2 / 2)

Un’epidemia di una patologia sconosciuta ha causato almeno 79 decessi nella regione sud-ovest della Repubblica Democratica del Congo. I sintomi, simili all’influenza, includono febbre, mal di testa, naso che cola, tosse, difficoltà respiratorie e anemia. Più di 300 persone sono state infettate, con la fascia di età delle vittime tra i 15 e i 18 anni.

Le autorità locali definiscono la situazione preoccupante, e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha inviato esperti per valutare l’epidemia. Il virologo Matteo Bassetti ha espresso preoccupazione, ricordando che dal Congo è arrivata in passato l’Ebola, e che i sintomi attuali sembrano simili all’influenza. Tuttavia, ha invitato alla cautela, affermando che potrebbe non essere nulla di grave.

Inoltre, ha sottolineato che il Congo ha recentemente affrontato l’epidemia di Mpox, una variante aggressiva del virus, e che la situazione potrebbe essere potenzialmente pericolosa a causa delle condizioni sanitarie del paese. Bassetti ha anche evidenziato che il sistema sanitario del Congo è inadeguato per affrontare l’affollamento delle città e le difficoltà sanitarie generali.

Questo rende il paese vulnerabile a nuove infezioni, creando un terreno fertile per la diffusione di virus e altri microrganismi. Il virologo Roberto Burioni ha commentato il quadro clinico, definendolo “strano” e “non piacevole”, in particolare per l’anemia che accompagna la malattia.

Sebbene abbia invitato a non creare allarmismi, ha ribadito che la situazione va monitorata con attenzione, soprattutto considerando la velocità con cui i virus si diffondono nel mondo moderno. L’epidemia rimane sotto osservazione, con esperti internazionali al lavoro per comprendere meglio l’origine e la diffusione della patologia, mentre le autorità sanitarie locali cercano di contenere la crisi.