La variante Covid Nimbus, recentemente rilevata e classificata come NB.1.8.1, sta suscitando particolare attenzione nella comunità medica. A parlarne è Matteo Bassetti, primario di patologie infettive del Policlinico San Martino di Genova, che ha evidenziato un aspetto clinico singolare della nuova variante: un mal di gola intenso, descritto come una sensazione simile a una “coltellata”.
Il sintomo, definito nel mondo anglosassone come “razor blade throat”, rappresenta un campanello d’allarme per molti pazienti che lamentano fastidi molto più forti rispetto alle precedenti varianti. Nonostante questa particolarità, Bassetti rassicura: la maggior parte dei casi si manifesta con sintomi lievi, paragonabili a quelli di un comune raffreddore, senza gravi implicazioni sul piano clinico.
Con l’arrivo dell’estate, il virus continua a circolare e a mutare, generando nuove varianti come la Nimbus. Secondo Bassetti, è prevedibile un aumento dei contagi, ma non per questo bisogna temere un sovraccarico del sistema sanitario.
I sintomi, infatti, si mantengono nella maggior parte dei casi su livelli gestibili, con pochi ricoveri e pressioni minime sugli ospedali. La situazione, seppur da monitorare con attenzione, non appare critica.
Per Bassetti è essenziale continuare a comunicare in modo trasparente e responsabile. L’obiettivo non è generare panico, ma informare correttamente i cittadini, spiegando con chiarezza sintomi, dinamiche del contagio e buone pratiche da seguire. “L’informazione deve basarsi su dati scientifici aggiornati”, afferma l’infettivologo, ribadendo quanto sia importante la collaborazione tra esperti, istituzioni e cittadini per affrontare efficacemente le future evoluzioni del virus.