Il mondo potrebbe trovarsi sull’orlo di una crisi sanitaria silenziosa ma pericolosissima: la supergonorrea. A lanciare l’allarme è il virologo Matteo Bassetti, che in un lungo post su Instagram ha spiegato come questa forma di gonorrea, causata da ceppi del batterio Neisseria gonorrhoeae resistenti agli antibiotici, rappresenti oggi una delle minacce più gravi per la salute pubblica globale.
“La situazione è preoccupante – scrive Bassetti – soprattutto nel Regno Unito, dove si segnalano casi sempre più frequenti di gonorrea resistente agli antibiotici”. Il timore degli esperti è che si possa tornare a un’epoca “pre-antibiotica”, in cui infezioni oggi curabili potrebbero diventare nuovamente letali.
La supergonorrea, infatti, è caratterizzata da una resistenza a tutti i farmaci disponibili, rendendo le terapie inefficaci. La gonorrea è una patologia sessualmente trasmissibile e rappresenta, dopo la clamidia, l’infezione batterica più diffusa a livello globale. Sebbene la maggior parte dei casi venga ancora trattata con successo, si osserva un preoccupante incremento della resistenza al ceftriaxone, l’antibiotico di riferimento.
I sintomi della gonorrea comprendono secrezioni di colore giallo o verde dalla vagina o dal pene, dolore durante la minzione, fastidi rettali e, nelle donne, dolori al basso ventre e sanguinamenti anomali. Se non diagnosticata e trattata, può provocare conseguenze gravi, come infertilità e patologia infiammatoria pelvica.
Bassetti lancia infine un appello alla prevenzione: evitare l’uso inappropriato di antibiotici come profilassi e utilizzare sempre il preservativo nei rapporti occasionali o con partner di cui non si conosce lo stato di salute. Un richiamo alla responsabilità individuale, ma anche un invito alle istituzioni sanitarie a monitorare con attenzione la diffusione del batterio e a investire nella ricerca di nuove cure sanitarie.