Nonostante l’emergenza legata ai contagi estivi di Covid sia ormai superata, l’infettivologo Matteo Bassetti sottolinea che altre minacce sanitarie richiedono la nostra attenzione. Tra queste, il ritorno dell’herpes zoster, noto anche come “Fuoco di Sant’Antonio”, ha caratterizzato l’estate del 2024. Bassetti, attraverso i suoi canali social, ha messo in guardia sulla diffusione di questa patologia, che ha colpito numerose persone, soprattutto in Liguria, come confermato da segnalazioni dei medici di base.
Il Fuoco di Sant’Antonio si manifesta con sintomi caratteristici, come bruciori intensi e la comparsa di piccole vescicole sulla pelle. Questi sintomi, che possono sembrare inizialmente lievi, hanno causato un aumento delle visite mediche durante i mesi estivi.
Bassetti ha evidenziato che il boom di casi non è da sottovalutare, dato l’impatto significativo che questa patologia può avere sulla qualità della vita dei pazienti. Uno degli aspetti più problematici del Fuoco di Sant’Antonio è il dolore persistente che può seguire l’infezione.
Bassetti ha spiegato che, oltre ai sintomi immediati, la patologia può causare neurite, un dolore intenso che colpisce i nervi. Questa condizione può persistere anche dopo la scomparsa delle vescicole, interessando diverse aree del corpo, come il tronco, la regione mammaria o persino la testa, prolungando il disagio per settimane. Per contrastare l’aumento dei casi di herpes zoster, Bassetti ribadisce l’importanza della prevenzione attraverso la vaccinazione.
“Vaccinatevi! – dice Bassetti – Esiste un vaccino altamente efficace che si può fare dopo i 50 anni, per molti addirittura offerto gratuitamente. Vaccinarsi vuol dire evitare di avere questo problema così grave così importante soprattutto così doloroso fastidioso”, ha concluso il virologo.