Continuano a destare grande preoccupazione le condizioni di salute di Massimo Moratti. Attorno alla sua stanza d’ospedale, blindata e riservata, si è stretto l’affetto della famiglia e quello di un intero popolo calcistico, che in queste ore non smette di far sentire vicinanza e sostegno.
Moratti ha sempre mostrato una grande capacità di reagire alle difficoltà. Nel 2023, ad esempio, si era sottoposto a un delicato intervento di angioplastica, superandolo con successo. A maggio, la famiglia aveva voluto festeggiarlo con una grande sorpresa: una serata per celebrare gli ottant’anni insieme ad amici e campioni che hanno segnato la sua avventura da presidente dell’Inter.
Tra gli invitati spiccavano Ronaldo, il “Fenomeno” a cui era legatissimo, Recoba – forse il giocatore che più lo aveva emozionato – oltre a Vieri e Pirlo. Quella rimane l’ultima vera uscita pubblica di Massimo Moratti, oggi ricoverato in terapia intensiva all’Istituto Humanitas di Rozzano. Le sue condizioni vengono descritte come serie ma stabili.
I medici lo hanno intubato per aiutarlo a respirare meglio e stanno affrontando una polmonite che, complici l’età e alcuni problemi di salute già presenti, si è rivelata insidiosa. Lui stesso, in un’intervista recente, aveva ammesso con ironia di percepire “una certa stanchezza”, ma al tempo stesso aveva ribadito di non sentirsi intimorito dall’età, vissuta con lo spirito curioso e appassionato che lo ha sempre contraddistinto.
La sua storia resta indissolubilmente legata a quella dell’Inter. Dal 1995, anno in cui rilevò la società, fino al 2013, Moratti ha guidato il club attraverso una stagione memorabile: 16 trofei complessivi e, soprattutto, il Triplete del 2010 con José Mourinho, un’impresa che consegnò i nerazzurri alla leggenda.