Massimo Bossetti torna a parlare di Yara: "Mi hanno incastrato" (2 / 2)

Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale sta per uscire per la piattaforma Netflix la docuserie “Il caso Yara – Oltre ogni ragionevole dubbio”. Si tratta di una serie che ripercorre i momenti salienti del fatto di cronaca.

La testata giornalista Oggi ha avuto modo di vedere in anteprima la docuserie. Il documentario ripercorre i punti salienti della vicenda e, come fa capire il titolo, si concentra sulla colpevolezza di Massimo Bossetti.

Nella serie si passa in rassegna la sua reclusione in casa circondariale, le indagini fino all’ergastolo. Le interviste a Massimo Bossetti sono state condotte nella casa circondariale dove è recluso e sono state realizzate da Carlo Gabardini, scrittore e sceneggiatore che con Gianluca Neri ed Elena Grillone firma la docuserie.

Secondo quanto trapelato è che Bossetti voglia sinceramente raccontare la sua storia e anche come sia finito in questa vicenda. Secondo lui qualcuno lo ha incastrato. E infatti la prima cosa che Bossetti dice a favore di camera, prima di proclamarsi innocente, è: “era da tanto tempo che aspettavo questo momento” – queste le sue parole.

Quando i giornalisti lo intervistano il muratore piange ben tre volte. Ci sono state le interviste anche alla moglie di Massimo che ancora oggi non si dà pace e ritiene il marito assolutamente innocente nella vicenda di Yara.

Quando ero chiuso in isolamento mi viene a far visita un comandante. Fece portar dentro un foglio bianco, sfila una biro dal taschino e dice: “Dobbiamo arrivare a un compromesso. Lei capisce cosa voglio dire? Vuole vedere la sua famiglia o vuole stare qui in questo buco? La smetta, reagisca e metta giù quello che le dico. Io, Bossetti Massimo mi trovavo lì…” – così ha raccontato Bossetti quando ha spiegato inoltre i tentativi effettuati dagli inquirenti per farlo confessare.