Massimo Bossetti, la confessione della moglie dodici anni dopo (2 / 2)

Dietro Massimo Bossetti c’è un donna che non ha mai smesso di stargli accanto. Parlo della 44enne Marita Comi, che ha sposato Massimo Bossetti nel 1999. Un matrimonio, il loro, dal quale sono nati tre figli, due femmine e un maschio, il maggiore. Tutta la famiglia continua a vivere a Mapello, in provincia di Bergamo. 

Mentre Bossetti sta scontando l’ergastolo nel carcere di Bollate, in provincia di Milano, lei cosa fa? Qual è la sua posizione? Quando il muratore finì in manette,  la donna aveva assicurato che avrebbe lasciato il marito semmai avesse dubitato della sua innocenza.

Marita non ha certo avuto una vita “normale”, dall’arresto del compagno ad oggi, dovendosi occupare dei loro tre figli che, oggi, hanno rispettivamente 21,18 e 16 anni. La Comi ha un solo sogno: quello di lasciarsi alle spalle quest’incubo, vivendo un’esistenza normale, come tutti gli altri. E’ sempre stata convinta dell‘innocenza del marito, gli è sempre stata accanto ed è certa che Bossetti non abbia mai potuto far del male alla giovane ginnasta trovata senza vita.

E’ stato il fratello della donna, Agostino Comi, che le è accanto sempre e le dà la forza di andare avanti, a raccontare come sta oggi Marita. Queste le sue parole:  “Cerca di tirare avanti, la vita continua, ma sa, dopo nove anni, che la sua esistenza non tornerà più normale. Quel fatto ha cambiato tutto. Dopo anni mia sorella vorrebbe tornare a una vita normale, anche se normale non tornerà più e lei lo sa. I figli sono cresciuti e seguono la loro strada”.

Marita Comi, prima dell’arresto del compagno, gestiva le fatture da muratore di Bossetti, mentre oggi continua a lavorare nella ditta di pulizie dove aveva trovato posto anni fa. Dalla cella del carcere di Bollate, Massimo Bossetti continua a ribadire la sua innocenza. Intanto, sul caso di Yara Gambirasio, di recente ci sono stati degli sviluppi inattesi, dato che il gip di Venezia ha chiesto alla procura di procedere e all‘iscrizione nel registro degli indagati di Letizia Ruggeri, il pm titolare delle indagini sulla morte di Yara Gambirasio, su cui pendono due pesantissime accuse: frode processuale e depistaggio. Nuove indagini potrebbero presto scattare.