Sin da subito, il nuovo governo di Giorgia Meloni ha fatto sapere che non avrebbe proseguito sulla linea dura, in tema di restrizioni sanitarie, intrapresa dai vecchi governi. L’avvicinarsi delle festività natalizie porta con sè le ben note preoccupazioni che il Covid o anche l’influenza, molto aggressiva quest’anno, tornino a circolare con maggiore incidenza.
Il Ministro della salute è intevenuto di recente per fare il punto della situazione sulle disposizioni da adottare nelle prossime settimane. Innanzitutto Schillaci ha invitato tutti ad adottare un comportamento responsabile, fondamentale per non rievocare i fantasmi degli scorsi anni; in secondo luogo ha annunciato le ultime novità in tema di mascherine: ecco di cosa si tratta.
L’annuncio ufficiale
Intervenuto ai microfoni de ‘Il Messaggero’, il ministro Orazio Schillaci ha fatto il punto della situazione in tema di obblighi sanitari: “Non introdurremo obblighi, siamo un paese maturo, ciò che conta sono l’informazione e la prevenzione. È importante difendere le persone fragili, intendo riferirmi a chi ha problemi cardiologici, polmonari, oncologici, immunodepressi, e soprattutto agli over 65“.
La linea del governo è parsa ben chiara: minori obblighi e più responsabilizzazione per gli italiani. Allo stesso tempo è necessario fare il possibile per salvaguardare la salute dei più fragili, per questo motivo Schillaci ha chiarito che l’obbligo di indossare le mascherine in strutture sanitarie, ospedali e rsa sarà prorogato sino in primavera: “indossare le mascherine in ospedale è una forma di rispetto verso i pazienti più deboli”- ha chiosato il Ministro.
Nelle ultime settimane, a suscitare grande preoccupazione è il forte picco influenzale che non si registrava, con tale virulenza, ormai da diversi anni. A tal proposito il neo ministro della Salute ha suggerito di proteggersi facendo ricorso al vaccino antinfluenzale: “Più importante contro l’influenza è la vaccinazione, soprattutto per gli anziani e per i fragili, penso ai cardiopatici, a chi ha problemi polmonari o oncologici e agli immunodepressi”.