Nicolò Martinenghi, nuotatore italiano specializzato nella rana, ha vinto l’oro olimpico nei 100 metri rana a Parigi 2024, aggiungendo questo trionfo ai suoi titoli mondiale di Budapest 2022 e europeo di Roma 2022. Durante la premiazione ha scelto di non cantare l’inno di Mameli, una scelta insolita che ha suscitato grande perplessità.
Nell’intervista di rito post gara, il nuotatore si è lasciato andare alle emozioni: “Il tempo non è assolutamente dei migliori, anzi, come tutta la rana, è un po’ inspiegabile la cosa. Questo è per tutti, davanti alla mia famiglia, la mia ragazza, i miei amici e le persone che mi vogliono bene. Non so cosa dire, è la ciliegina sulla torta che mi mancava. Ho vinto europeo e mondiale, l’oro mi mancava dopo aver preso medaglia a Tokyo”.
Una vittoria arrivata dopo anni di sacrifici ed un percorso virtuoso iniziato da Tokyo 2021, quando ottenne due bronzi nei 100 m rana e nella 4×100 metri misti. Nella capitale francese, invece, ha conquistato il metallo più prezioso.
Tornando alla questione dell’inno non cantato, il campione olimpico ha spiegato così questa scelta: “Non per menefreghismo, ma per scaramanzia. È una cosa che non faccio mai quando vinco. Il podio è quel momento che ho per me stesso. Oggi rispetto a tre anni fa, nonostante il metallo sia più prezioso, il podio me lo sono goduto tutto e ho capito cosa mi stava succedendo attorno, tre anni fa non mi ricordo nemmeno cosa stessi provando”.
Martinenghi ha condiviso le sue emozioni dopo la gara, ringraziando la sua famiglia, la fidanzata, gli amici e il suo allenatore Marco, che ha creduto molto in lui. Ha dichiarato che il podio è un momento personale che preferisce vivere in silenzio, e questa volta è riuscito a godersi appieno l’esperienza, contrariamente a quanto accaduto tre anni prima.