Martina, l’annuncio da brividi del marito (2 / 2)

Figline Valdarno, nella città metropolitana di Firenze, sta vivendo, in queste ore, un autentico incubo. E’ come se fosse intrappolata in una bolla dalla quale vorrebbe fuggire, tornando alla realtà. Purtroppo la realtà è che la sua Martina Breschi è deceduta a soli 31 anni a causa di un errore commesso dalla suocera. 

Sabato pomeriggio, Martina e la suocera erano andate a fare compere per l’imminente battesimo della figlia di Martina,  che avrebbe festeggiato anche il primo anno dalla nascita e, in quell’occasione, i coniugi avrebbero anche  condiviso la gioia per l’inaugurazione della seconda casa di famiglia, a Pulicciano di Castelfranco di Sopra, poco lontano da Figline ma già nel Valdarno aretino.

La famiglia, che vive a Brema, in Germania per motivi di lavoro, era tornata in Italia per condividere con amici e parenti questi importanti eventi. Stando a quanto ricostruito a mezzo stampa, la  mamma 66enne di Gianmarco, era alla guida dell’auto insieme alla nipotina, mentre Martina era in un negozio a compare l’occorrente per i preparativi. La 31enne, acquistato l’occorrente, ha  caricato le buste nel bagagliaio quando  la macchina è partita in retromarcia e in un pochi istanti, davanti agli occhi ignari della piccolina, ha travolto la povera donna, per la quale non c’è stato scampo.

Oggi fanno davvero raggelare le parole pronunciate dal marito della povera Martina, Gianmarco, ingegnere aerospaziale che vive a Brema, in Germania, che è alla prese col dolore più grande della sua vita. Nel giorno dei funerali della moglie, all’altare, davanti la bara della donna e ad una chiesa gremita di gente per l’ultimo addio alla 31enne, ha dichiarato: “Crescerò la nostra bambina come tu volevi”.

Parole che sono rimbombate nella chiesa di Sant’Agostino a Prato. Gianmarco  ha trovato  il coraggio di rivolgere un altro appello alla folla presente ai funerali: “Amatevi come noi ci siamo amati”, cui è seguita un’altra promessa alla moglie: “Questo non è un addio, è un arrivederci”. Padre Rizieri Santi, il sacerdote che ha celebrato il funerale, lo ha confortato nell’omelia che segue: “Non dobbiamo chiederci perché questo drammatico evento sia capitato proprio a lei, era una persona giusta e le anime dei giusti sono nelle mani di Dio”.