Marco Vannini, nel giorno in cui si scrive, oggi 8 aprile 2025 avrebbe compiuto 30 anni. Dalle indagini effettuate dagli inquirenti emerse che Antonio Ciontoli, ex maresciallo dei Carabinieri, fece partire accidentalmente il colpo.
La famiglia però al posto di chiamare immediatamente i soccorsi per poter salvare la vita a Marco escogitò un comportamento teso a nascondere la gravità dei fatti e proprio per questo si perse del tempo prezioso che avrebbe potuto salvare la vita a Marco Vannini.
Nonostante il disperato tentativo di trasporto in elisoccorso al Gemelli di Roma, Marco Vannini spirò. Il giovane avrebbe atteso circa 3 ore a casa prima di essere soccorso, circostanza che secondo chi indaga ha contribuito a peggiorare la sua situazione.
Per quanto riguarda Martina Ciontoli anche lei durante il processo penale fu condannata, in quanto assieme alla sua famiglia non chiamò immediatamente i soccorsi ma si limitò a seguire la famiglia. Nel 2019, Martina fu condannata a 3 anni di reclusione in primo grado per “omissione di soccorso” e “favoreggiamento”, insieme ad altri membri della sua famiglia.
Martina fu condannata a 9 anni e 4 mesi ma adesso vista la sua buona condotta in casa circondariale, il magistrato che segue il caso ha ritenuto che possa godere di un po’ di libertà e per questo durante il giorno adesso lavora e la sera fa ritorno in cella. Questo accade dallo scorso mese di gennaio.
Martina lavora presso il bar della scuola superiore per l’Educazione penale «Piersanti Mattarella», una struttura gestita dal Ministero della Giustizia. Qui la Ciontoli lavora dalle 7:30 alle 14:30 e poi nel pomeriggio rientra appunto nella casa circondariale.