Mario Biondo, dopo 9 lunghi anni, finalmente la verità sulla sua morte (2 / 2)

Finalmente abbiamo dato dignità a Mario. Mio figlio non si è ucciso, non ha fatto uso di droga né è morto durante un gioco erotico. Non sappiamo tutto, ma almeno gli abbiamo dato dignità”. Queste sono le parole pronunciate da Santina dopo che il giallo della morte di Mario Biondo è stato risolto.

Il giovane cameraman non si è suicidato ma qualcuno lo ha ucciso. Il primo giudice ad arrivare a questa clamorosa conclusione, ribaltando quello che per anni è stato detto attorno al decesso del 31enne, è il gip di Palermo, Nicola Aiello che, però,  ha dovuto archiviare l’inchiesta a carico di ignoti e ammettere come sia ormai pregiudicata la possibilità di individuare gli assassini.

Vi riporto le testuali parole scritte dal gip che ha dato ragione alla famiglia Biondo al momento del ritrovamento del cadavere avrebbero dovuto essere svolte attività investigative (intercettazioni ambientali, telefoniche, acquisizioni di tabulati) che non sono state svolte e che dato il tempo trascorso non avrebbero potuto essere svolte dalle autorità giudiziarie italiane” e a sottolineare “le innumerevoli contraddizioni contenute nelle deposizioni rese dalla vedova di Biondo che avrebbero dovuto indurre gli inquirenti spagnoli a predisporre un immediato servizio di intercettazioni telefoniche e ambientale, diretto ad acquisire ogni possibile elemento utile all’accertamento della verità”.

Gli investigatori spagnoli avevano fretta di chiudere il caso, non fu superficialità, ma dolo, chissà cosa avevano scoperto Mario”, ha dichiarato la madre di Mario, al Corriere della Sera. La famiglia del cameraman vuole ancora andare a fondo alla morte del figlio,  sollecitando il ministero degli Esteri a far riaprire il caso in Spagna, dove Biondo venne ritrovato senza vita.

Le indagini sulla morte del cameraman palermitano vennero avviate solo in un secondo momento dalla procura di Palermo, che effettuò alcune rogatorie internazionali, oltre a disporre la riesumazione del cadavere. Nel 2020 i pm chiesero la chiusura del caso, sostenendo la tesi del suicidio. La procura generale avocò il fascicolo, per poi chiederne l’archiviazione per due volte, sempre con la stessa motivazione. Ora sappiamo che Mario non si è suicidato ma che è stato ucciso, anche se il o i colpevoli sono a piede libero e il suo caso archiviato.