Marianna Bello, la notizia improvvisa dopo 16 giorni di ricerche (2 / 2)

L’attesa si misura in settimane e l’interrogativo che spezza la notte a chi veglia, in Sicilia, è uno solo: il corpo di  Marianna Bello è finito in fondo a un torrente o in un anfratto nascosto?. La sua scomparsa, purtroppo, non è un mistero risolto nel giro di poche ore: l’eco dell’emergenza risuona ancora a Favara, un grido  straziante che si prolunga ormai da sedici giorni.

L’evento è  circoscritto alla  furia inaudita di un maltempo fuori controllo, quello che l’ha inghiottita e portata via, trasformando un banale spostamento quotidiano in uno scontro impari contro la natura. A seguito dell’alluvione che ha investito la zona di Agrigento, le forze dell’ordine e il soccorso tecnico hanno avviato un’operazione complessa e senza sosta.

Dalla data della scomparsa, l’area è stata setacciata palmo a palmo da squadre specializzate. Nonostante il tempo che dilata l’agonia della ricerca, l’impegno è rimasto totale. Le operazioni, coordinate anche dai vertici di polizia, vedono il dispiegamento di tutti i mezzi necessari per setacciare  ogni ansa o tratto di terra toccato dal flusso violento.

Giorgia Meloni risponde a Landini: "Mi dà della prost*tuta, lui è… Giorgia Meloni risponde a Landini: "Mi dà della prost*tuta, lui è…

L’unica dichiarazione che tiene viva la fiamma della speranza è quella che alimenta la determinazione delle squadre di soccorso: “Non ci fermeremo“, hanno fatto sapere gli ufficiali responsabili, mantenendo fede al loro giuramento anche di fronte a un’impresa che il tempo rende sempre più disperata.

Nella cittadina siciliana, l’intera comunità vive appesa a una flebile speranza, consapevole che ogni ora trascorsa aggiunge un peso insostenibile a questa straziante ricerca della donna dispersa. Il maltempo ha lasciato il suo segno, profondo e ancora aperto.