Maria Giovanna Maglie choc, intervento non riuscito: “In terapia intensiva è…” (2 / 2)

La giornalista ha dichiarato di stare un po’ meglio, dopo un intervento abbastanza importante al cuore che le ha portato delle complicanze nel post-operazione, costringendola a restare in ospedale. Senza giri di parole, ha avuto un’anemia fortissima, che sta curando. Riguardo a quel maledetto 25 settembre, ha iniziato a vedere tutto nero, le parole le uscivano al rallenty, non riusciva a parlare in maniera normale.

Il malore non ha rivelato l’aneurisma di cui soffriva, ma le è servito da campanellino d’allarme, segnalandole che le cose stavano peggiorando. La giornalista aveva un’aneurisma dell’aorta che è stato preso in tempo, grazie ad un intervento chirurgico effettuato da Ruggero De Paulis, presso l’European Hospital di Roma.

 Dopo l’intervento, ha avuto 2 volte la rottura dello sterno, cui, come ciliegine sulla torta, si sono aggiunti un’anemia fortissima legata a una gastrite erosiva, e un broncospasmo. Poi, con la sua solita ironia, ha cercato di smorzare i toni drammatici, dicendo: “ Aspetto di venire a Napoli a prendere un bel corno. Qualcuno me l’ha tirata ma ha vinto la forza di quelli che mi vogliono bene che è infinitamente superiore”,

Ricoverata dal 9 ottobre, la Maglie, logicamente, spera di poter essere dimessa e di rientrare a casa per Natale. Il lungo ricovero è per dare il tempo alla ferita di chiudersi per bene, attraverso la Vac, una specie di ventosa che attira i tessuti affinché si chiudano spontaneamente. La giornalista è molto provata, ma è consapevole che le ci vorranno due mesi per recuperare pienamente.  Non sono mancate parole che riepilogano come ha vissuto questi mesi in ospedale.

La giornalista ha dichiarato, senza giri di parole: “Ho avuto dei momenti duri. La noia di certe ore in ospedale, il dolore che ti impedisce di pensare in modo lucido. Adesso non sono depressa, sono proiettata verso il futuro. Mentre ero in terapia intensiva ho avuto uno scatto di ira incontrollata di cui mi sono molto vergognata e scusata, un attimo di isteria perché non vedevo l’uscita dal tunnel. Adesso la vedo”. Tenace, determinata, coraggiosa, siamo sicuri che si rimettere subito al lavoro. Intanto, i migliori auguri di pronta guarigione.