Salvatore Sferrazzo, il fidanzato di Margaret, era presente nella clinica quando la ragazza è deceduta. Per questo le sue parole adesso potrebbero aggravare la posizione dei medici indagati. Salvatore è ancora molto scosso.
Il ragazzo ha affermato che nei momenti in cui la ragazza stava perdendo la vita è stato allontanato in malo modo dai medici che non gli hanno consentito di vedere che cosa stesse accadendo. “Ho tirato fuori il telefonino e ho ripreso tutto” – così ha detto Salvatore rivolgendosi ai media nazionali.
“La sposerò in cielo” – ha detto poi tra le lacrime. Insomma il giovane sarebbe stato allontanato dai medici e secondo quanto afferma il Corriere della Sera egli potrebbe anche aver litigato con i medici in quanto aveva capito che la situazione fosse molto grave. Le indagini faranno ulteriore luce.
Le dichiarazioni del ragazzo così come anche i video da lui ripresi saranno messi agli atti dagli inquirenti. Nel frattempo è intervenuto anche Giacomo Urtis il chirurgo dei vip che ha fatto presente alcune sue considerazioni sull’accaduto. Secondo lui la colpa non è proprio tutta dei medici.
“Il problema non sono i medici che si trovano su TikTok, non lasciatevi ingannare da questi titoli sensazionalistici, perché dietro c’è molto altro e porta a galla un problema su cui mi batto da anni: in Italia c’è una legislazione che cambia a seconda delle regioni. Gli interventi che si possono fare nel Lazio non si possono fare, ad esempio, in Lombardia. Se la Regione Lazio consente di poter fare interventi in anestesia locale in un ambulatorio chirurgico, di chi è il problema? Della struttura o di leggi da rivedere? Sono necessarie leggi più stringenti che proteggano i pazienti” – queste le parole dell’esperto che afferma come la rinoplastica parziale si un intervento molto semplice.
E aggiunge Curtis. “Prima di fare un intervento, in questo caso una rinoplastica, mandiamo alla paziente un vademecum su cosa si può fare e come ci si deve preparare e da mezzanotte del giorno prima non può né bere né mangiare. Per quanto riguarda eventuali allergie l’anestesista deve conoscere e visitare la paziente prima dell’intervento per dare il consenso. Non basta, come ho letto, mandare la documentazione via Whatsapp, non bisogna tralasciare nulla” – queste le sue parole. Margaret infatti prima di andare in clinica aveva mangiato. Vedremo come andrà avanti questa vicenda.