"Marco Poggi non era in Trentino il giorno del delitto di Chiara" (2 / 2)

Il prossimo 4 luglio rappresenta una data cruciale per il caso Chiara Poggi. Riprenderà l’incidente probatorio disposto dalla Procura di Pavia: al centro dell’udienza ci sarà l’esame delle provette conservate per quasi 18 anni nei laboratori di Medicina legale dell’Università di Pavia.

Nel frattempo, tornano a circolare indiscrezioni che gettano nuove ombre su uno dei punti fermi della ricostruzione. A distanza di quasi 20 anni dal quell’atroce delitto, sembrano sgretolarsi anche le certezze più granitiche. Mentre Chiara si trovava presso l’abitazione di famiglia, i genitori ed il fratello Marco erano in vacanza in Trentino.

Tuttavia, una clamorosa dichiarazione del gestore dell’hotel di Falzes in cui la famiglia avrebbe soggiornato, rimescolerebbe ancora una volta le carte in tavola. Intervistato dal settimanale Giallo, l’uomo sostiene di ricordare bene quei giorni e afferma con sicurezza che Marco Poggi non si trovava nell’hotel, così come non c’era traccia della famiglia Biasibetti, i cui nomi risultano nelle dichiarazioni rese all’epoca.

Alvaro Vitali, parla l’amico: "L’hanno trovato sui gradini, stava.. Alvaro Vitali, parla l’amico: "L’hanno trovato sui gradini, stava..

Queste affermazioni, mai verificate dagli inquirenti secondo quanto riportato, sollevano interrogativi su un aspetto sinora considerato certo. Possibile che nessuno abbia incrociato quelle informazioni con i registri della struttura? A riaccendere i riflettori sul caso è anche una conversazione audio, pubblicata da Il Tempo, in cui la madre delle gemelle Cappa discute con una parente della possibile manipolazione dell’orario del decesso di Chiara.

Un dettaglio che, se confermato, potrebbe riscrivere le posizioni di alcuni soggetti rispetto all’indagine. A fronte del clamore mediatico e delle continue speculazioni, gli avvocati della famiglia Poggi hanno preso posizione con fermezza, definendo “inaccettabili” i numerosi “falsi scoop” e auspicando un intervento della Procura per ristabilire il rigore nel racconto di un caso così delicato.