Marco Mengoni, purtroppo poco fa è uscita questa notizia: “È malato” (2 / 2)

Subito dopo la proclamazione del vincitore, quindi di Marco Mengoni che è riuscito ad incantare platea, telespettatori, sala stampa, ossia tutti, il “Corriere della Sera” ha ripreso  un’intervista che l’artista di Ronciglione ha rilasciato a “Sette” lo scorso ottobre.

Il cantante laziale ha svelato di soffrire di dismorfismo corporeo, un disagio psicologico caratterizzato da un’eccessiva preoccupazione per difetti corporei, anche poco appariscenti o visibili agli altri, che lo ha reso a lungo insoddisfatto e insicuro del suo corpo. Nel caso di Marco Mengoni, il dismorfismo è anche “un problema di famiglia”.

Lui stesso, ha raccontato: Sono cresciuto in una famiglia matriarcale. Nonna Iolanda è rimasta vedova presto e ha fatto la mamma, la nonna e la manager del negozio di famiglia a Ronciglione. Ci teneva all’apparenza, sempre precisa nel trucco e nei capelli, quasi caricaturale. Lei, mamma e zia erano donne bellissime che però nell’intimità soffrivano vedendosi piene di difetti. Si buttavano giù. Quante volte le ho sentite dire ‘quanto so’ brutta’. Mamma ha delle bellissime gambe e non si è mai messa la gonna, per vergogna”.

Quello che vediamo oggi sul palco dell’Ariston o ai concerti in tutto il mondo, è un ragazzo dal fisico statuario ma non è sempre stato così, poiché pesava 106 chili, aveva i capelli lunghi che gli coprivano il volto (in modo da nascondersi) e non percepiva nessuna differenza tra bellezza soggettiva e oggettiva. Si vergognava, fino a quando, grazie alla psicoterapia e al potere della musica, ha imparato ad accettarsi e ad essere felice quando gli altri gli dicono che è bello. 

Il Disturbo da Dismorfismo Corporeo è davvero una brutta bestia poiché chi ne è colpito è vittima di preoccupazioni che, per gli amici e i familiari, non hanno ragion d’essere ma che per Marco, rappresentano un ostacolo alla vita quotidiana, ai comportamenti. Chi ne soffre può arrivare a provare stati d’ansia, depressione, isolamento sociale, disturbi del comportamento alimentare. Allo stato attuale, il disturbo si cura con la terapia cognitivo-comportamentale, con la terapia di gruppo e, nei casi più gravi e invalidanti, con la somministrazione di farmaci ansiolitici e antidepressivi.