Marco Giallini, gravissimo incidente in moto (2 / 2)

Forse non tutti sanno che Giallini ha una grandissima passione, ereditata dal padre: quella del per le moto, difatti ne possiede tre. Proprio mentre era in sella ad una di queste due ruote, diversi anni fa, rimase coinvolto in un terribile incidente, proprio prima di iniziare le riprese di “Romanzo Criminale“, serie televisiva in cui interpretata il Terribile, anche se gli amici lo chiamano dottor Divago perché quando inizia un discorso non lo chiude e cambia argomento.

E’ stato lo stesso attore a raccontare cosa gli è accaduto nel novembre 2007. Mentre era a bordo della sua centauro da corsa, Marco assistette incredulo ad un incidente rocambolesco; insomma ad una scena a dir poco surreale in cui un’auto colpendo il paraurti di un camion, è finita col ribaltarsi al centro della strada.

Giallini ha cercato in tutti i modi di schivare l’impatto, non riuscendoci, al punto da dichiarare: “Due secondi prima dell’impatto, so che sto morendo“. Un racconto davvero drammatico in cui, pur essendone uscito in vita, ha riportato 50 fratture su tutto il corpo… non certo una passeggiata.

Riguardo al periodo del ricovero, ha detto: “Ero pieno di antidolorifici e riuscivo a malapena a stare in piedi. (…) Un mio amico veniva a trovarmi tutti i giorni. Mi ha anche aiutato ad andare in bagno. Quante persone lo farebbero per te?“, chiosando: “ un corpo martoriato e, ogni tanto, tra le gambe, il polso e le braccia, tutto si addormentava ancora. La chiamano parestesia, ma ci convivo bene. Così bene che quasi non potrei farne a meno“. Ovviamente, da attore ironico e autoironico, è riuscito a sdrammatizzare anche di quel periodo così doloroso.

Peraltro, l’incidente, che gli sarebbe potuto costare la vita, è avvenuto a poche settimane dall’inizio delle riprese di Romanzo Criminale – La Serie, in cui doveva interpretare il personaggio del Terribile, amatissimo dal pubblico. E‘ riuscito a recuperare in tre mesi, un tempo record, quando secondo i medici avrebbe dovuto metterci almeno un anno ma, senza ombra di dubbio, quel dramma, assieme alla morte della moglie, lo hanno segnato fortemente e indissolubilmente.