Marburg, i sintomi a cui prestare massima attenzione (2 / 2)

Molti sintomi della Marburg sono aspecifici, ragion per cui è doveroso che il medico effettui  una diagnosi differenziale con altre patologie, quali malaria, febbre tifoide e altre febbri emorragiche virali.  In questo articolo parleremo proprio della variegata sintomatologia di questa gravissima patologia che potrebbe condurre al decesso, se non curata in tempo.

Tra i sintomi troviamo: febbre alta (39-40°C) con brividi; mal di testa forte; dolori muscolari e toracici, malessere generale, grave diarrea acquosa accompagnata da altri sintomi gastrointestinali e crampi; Nausea e vomito.

Gli studiosi, nel descrivere i pazienti, parlando del loro aspetto, dicono che è  “simile a quello di un fantasma”, con occhi infossati, volti inespressivi ed estrema letargia. Possono presentare un eritema cutaneo maculo-papuloso, che non prude,  localizzato soprattutto al tronco (petto, schiena, stomaco).

Col passare dei giorni, la patologia può avere un  decorso emorragico che si manifesta con: petecchie; vomito ematico,     sebbene anche le gengive e la vagina possano sanguinare. Lo stato clinico del paziente, dunque, potrebbe, se non preso in tempo, peggiorare, con tracce ematiche nelle feci.

Nei casi peggiori,  il paziente ha un’ epato-splenomegalia; ittero; perdita di peso; pancreatite; miocardite, avvertendo irritabilità, aggressività, stato confusionale, disorientamento, disturbi psicotici, sino a convulsioni e coma. Capiamo bene quando il non perdere tempo sia prezioso. Va evitato il tergiversare o il trarre conclusioni da soli. Non siamo medici, ragion per cui solo loro sono in grado di fare una diagnosi e adottare il giusto approccio terapeutico, non dimentichiamocelo .Alla luce di un’impennata dei casi, è doveroso conoscere i sintomi e soprattutto, distinguerli.