Mara Venier e pubblico senza parole, l’intervento della Mussolini: "Ma come caz.." (2 / 2)

Una seconda puntata scoppiettante, di quelle che farebbero rimanere tutti senza parole, quella andata in onda ieri su Rai. Domenica In, avendo come ospite Piazzolla, il factotum di Gina Lollobrigida, su cui a breve, tra le aule giudiziarie, si deciderà la colpevolezza o meno in merito all’accusa di circonvenzione d’incapace ai danni della compianta diva, non poteva che essere incandescente. I pm ci sono andati giù pesante, dato che hanno chiesto per l’ex assistente della Lollo sette anni e mezzo di carcere.

Ma non è stato solo il caso Lollobrigida a tener viva la puntata, dal momento che i toni si sono fatti bollenti, quando ad Alessandra Mussolini, in piena diretta televisiva, è sfuggita una parolaccia. Ma cosa ha fatto andare così tanto fuori di testa la Mussolini, al punto da esclamare “Ahò, ma come ca**o ti chiami?”.

Essendo gli argomenti in corso molto forti, la politica ha confuso il nome della conduttrice Mara Venier con la sua collega. Morena Zapparolli, ospite anche lei in studio. “Mara… Morena…”, una leggerissima confusione, insomma, mentre la Mussolini ha proseguito il suo intervento e la Zapparolli ha portato avanti la sua linea di pensiero.

Dopo aver sbottato, l’ex parlamentare ha completato lo “show”, andandosi a sedere in braccio ad alcune persone del pubblico, spuntandola, in un certo senso, sulla collega, per poi lasciarsi andare ad un proprio pensiero riguardante il caso Lollobrigida: “Se c’è una persona fragile e anziana e un’altra esterna si infila nella famiglia e gli erode il patrimonio, questo è reato perché sta abusando di quella persona”. 

L’applauso è scattato per la Mussolini ma è stato solo l’inizio di una bufera, dal momento che i telespettatori non hanno perdonato quanto è accaduto, con l’audio inequivocabile della ex parlamentare, tuonando: “Ormai Domenica In è l’ex pollaio della D’Urso”. Un fondo di verità c’è, dal momento che gli ospiti si sono accavallati svariate volte, perdendo di vista il dialogo civile e comprensibile. E voi, cosa ne pensate?