Manovra, la terribile notizia per chi abita in un condominio (2 / 2)

Gli aumenti nelle bollette di luce e gas, spingono anche gli aumenti di tutti i costi di gestione e amministrazione dei condomini. Insomma, si parla, senza giri di parole, di una stangata in arrivo anche sui condomini.  A partire da questo mese, gli aumenti si faranno sentire ancora di più. Come riportato da ilgiornale.it, Confartamministratori ha apertamente denunciato il rialzo dei prezzi di tutti i servizi, a iniziare dall’aumento del 40% dei costi per svuotare le fosse biologiche condominiali.

I rincari, legati alla crisi economica e umanitaria in corso,  interessano i professionisti  che si occupano di assicurare la pulizia, l’ordine e la sicurezza all’interno dei condomini.  Sulla situazione ha detto la sua anche la Abiconf, un’altra associazione che riunisce amministratori condominiali,   che ha parlato di aumenti del 30-40% fin troppo ottimistici per come si sta mettendo la situazione.

In effetti, in particolare negli ultimi due anni, segnati dalla pandemia e dalle atrocità in corso tra Russia ed Ucraina che hanno dato l’ennesimo colpo di grazie ad un’Italia già in ginocchio,  i costi di manutenzione nei condomini sono aumentati moltissimo, innescando il malcontento e la rabbia di coloro che sono costretti a pagare cifre notevoli.

Per il 2023, ormai alle porte,  si prevedono aumenti nei costi condominiali  fino al 100%. Chi paga 1.000 euro l’anno di spese condominiali, nel 2023 ne pagherà 2.000, ossia si vedrà raddoppiati i costi.  Con tutti questi aumenti vi è il rischio che il livello di morosità tra gli inquilini possa aumentare.

Secondo l’Assiac, l’Associazione amministratori di condominio, nella Capitale la situazione è molto più grave rispetto ad altre città perché  in alcuni condomini i fornitori hanno già staccato il gas. Se gli inquilini ottemperano ai pagamenti, a Roma i rincari potrebbero  assestarsi al massimo 40% ma se divengono inadempienti, la situazione potrebbe solo peggiorare, trovandosi a pagare di più ancora.